Manovra, ipotesi Rdc solo a chi finisce le scuole. Pensioni: 590€ agli over 75
Stallo in Parlamento sulla legge di Bilancio. Sono 450 gli emendamenti presentati e si rischia l'esercizio provvisorio. Scontro anche in maggioranza
Manovra, per le modifiche ci sono solo 700 mln e il tempo stringe
Il governo deve correre per evitare lo spettro dell'esercizio provvisorio. La manovra finanziaria è arrivata in parlamento, ma è stallo sulle modifiche. Ci sono da affrontare 450 emendamenti tra maggioranza e opposizione e il tempo stringe: manca un accordo quasi su tutto, dalle pensioni minime al Rdc. Le risorse per cambiare sono limitate a 700 milioni su 35 miliardi, tra fondi a disposizione dei deputati e 300 milioni dei ministeri. Si discute molto - si legge su Repubblica - sul futuro del Reddito di Cittadinanza. L'ipotesi, è quella di una ulteriore stretta dal primo gennaio, che riguarda i giovani dai 18 ai 29 anni. Dall'inizio del 2023 dovranno tornare sui banchi se non vogliono perdere l’assegno. Lo prevede un emendamento della Lega. La norma ha buone chance di passare. Anche perché cara al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Manovra, Berlusconi insiste sulle minime a 600 € per tutti
Un'altra questione su cui si sta discutendo molto - prosegue Repubblica - è quella relativa alle pensioni minime a 590 euro al mese nel 2023. Ma solo per gli over 75. Forza Italia insiste, non si accontenta della norma che alza gli assegni a 2,7 milioni di pensionati di 8 euro al mese, a 570 euro nel 2023. E poi a 580 nel 2024. Il partito di Berlusconi voleva 600 euro l’anno prossimo. Per toccare la mitica quota 1.000 nel quinquennio. Per ora si dovrà accontentare di 590 euro e solo per gli ultra senior. In ballo anche un vincolo Isee da applicare agli over 75, ma non è detto. Su Opzione Donna si profila solo un ritocco alla stretta: senza il paletto dei figli e si alza l’età a 60 anni.