Manovra: solo taglio del cuneo, sì Mes. Che cosa celano le parole di Giorgetti

Quota 103 confermata per le pensioni e stop. Inside

Di Alberto Maggi
Economia

Il governo italiano, obtorto collo, sarà costretto a ratificare il Mes, nonostante i dubbi della premier Giorgia Meloni e di Matteo Salvini

 

“Manovra complicata, non si può fare tutto", ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al meeting di Rimini. E ancora: “All’Europa chiediamo di trattare gli investimenti in modo privilegiato rispetto alle spese correnti”. Due punti chiave si celano dietro le parole del ministro più draghiano che leghista. Primo: nella Legge di Bilancio ci sarà solo la conferma del taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro di reddito e la conferma di Quota 103 per evitare il ritorno della Legge Fornero sulle pensioni.

Secondo: il governo italiano, obtorto collo, sarà costretto a ratificare il Mes, nonostante i dubbi della premier Giorgia Meloni e di Matteo Salvini. Altrimenti da Bruxelles non arriverà quella flessibilità invocata oggi da Giorgetti. D'altronde la real politik è più forte delle battaglie della campagna elettorale e la Finanziaria andrà fatta, in modo o nell'altro. Quindi la maggioranza, dopo il record di sbarchi di immigrati irregolari, dovrà ingoiare anche il rospo del Mes. Punto. Giorgetti è stato chiarissimo e non ci sono altre letture sulle sue parole.

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