Il Big Mac non è più solo di McDonald's: persa l'esclusiva sul marchio in Ue

La catena non ha fornito prove sufficienti di utilizzo effettivo del marchio per un periodo di cinque anni in relazione a panini e alimenti a base di pollo

di Redazione Economia
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McDonald’s perde il marchio "Big Mac" in Ue per i prodotti a base di pollame

La Corte di Giustizia europea ha deciso di togliere a McDonald's il marchio dell'Unione europea "Big Mac" per i prodotti a base di pollame. La decisione è arrivata dopo che l'azienda americana non è riuscita a dimostrare un utilizzo continuativo per cinque anni nell'Unione europea di alcuni prodotti e servizi legati alla carne avicola.

Nello specifico, secondo il Tribunale dell'Ue, McDonald's non ha fornito prove sufficienti di utilizzo effettivo del marchio per un periodo di cinque anni in relazione a panini e alimenti a base di pollo, come McChicken, Chicken Country, My Selection Chicken Pepper, Chicken McNuggets e insalate, nei contesti di ristorazione, consumo sul posto, drive-in e asporto.

La sentenza ha inoltre evidenziato che le prove presentate da McDonald's non erano abbastanza dettagliate riguardo al volume delle vendite, alla durata dell'uso del marchio e alla frequenza di utilizzo per questi specifici prodotti e servizi. Di conseguenza, il marchio dell'Unione europea "Big Mac" è stato revocato per i prodotti a base di pollo, ma rimane valido per gli hamburger Big Mac.

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Una disputa che va avanti dal 2017

In realtà la querelle tra McDonald's e Supermac's ha preso il via già nel 2017, quando la catena di ristorazione irlandese ha messo sul tavolo la richiesta di sbarazzarsi del marchio dell'Unione Europea "Big Mac", registrato da McDonald's ormai nel lontano 1996. Supermac's sosteneva che il gigante americano non avesse realmente impiegato il marchio per un periodo continuativo di cinque anni su una vasta gamma di prodotti e servizi.

Prima della recente sentenza del Tribunale dell'UE, che potrebbe ancora essere soggetta ad appello, il caso era stato valutato dall'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) nel 2019 che aveva stabilito che McDonald's non aveva dimostrato di fatto l'utilizzo del marchio "Big Mac" come denominazione per un ristorante. Questo significava che McDonald's non poteva utilizzare il marchio per ostacolare altri, come Supermac's, dall'aprire punti di ristoro in altre parti dell'Ue, affermando che ciò avrebbe potuto confondere i consumatori.

La disputa tra le due catene è esplosa mentre Supermac's stava sondando il terreno per conquistare il mercato britannico, ancor prima della Brexit. Dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, Supermac's ha fatto richiesta per ottenere un marchio nel Regno Unito, ma McDonald's ha messo i bastoni tra le ruote.

Con circa 120 filiali sparsi per l'Irlanda e un utile di 28,9 milioni di euro registrato nel 2022 secondo i resoconti finanziari dell'anno precedente, Supermac's si presenta come un contendente agguerrito per il big americano.