Milei strizza l'occhio a Enel, Cattaneo ferma cessione di Edesur in Argentina
Le misure di deregolamentazione nel settore dell'energia volute dal presidente Milei, create per favorire i grandi gruppi internazionali, fanno gola a Enel
Milei strizza l'occhio ed Enel ci ripensa. Congelata la dismissione della controllata Edesur
Domani, giovedì 21 marzo, Enel renderà pubblici i risultati finanziari relativi al 2023. Tuttavia, l'attenzione principale è focalizzata sulla possibile modifica della strategia aziendale in Argentina: sembra che Edesur, la società di distribuzione controllata, potrebbe non essere più destinata alla vendita come inizialmente previsto dal numero uno Flavio Cattaneo.
Grazie alle recenti misure di deregolamentazione nel settore dell'energia, create per favorire i grandi gruppi internazionali come annunciato dal presidente Javier Milei, Cattaneo sta valutando la possibilità di mantenere una presenza attiva nel Paese. A Buenos Aires, ieri, si è tenuto un incontro tra Cattaneo, il capo di gabinetto Nicolás Posse, il ministro dell'Economia Luis Caputo, insieme a Claudio Weyne Cunha, il responsabile Enel in Argentina, e Juan Carlos Blanco, presidente di Edesur.
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L'incontro è stato considerato positivo, e secondo fonti del governo argentino, nell'account ufficiale del Gabinetto di governo argentino si menzionano le "aspettative di Enel sulle riforme in corso nel settore energetico e sulle nuove opportunità d'investimento".
Tuttavia, è troppo presto per trarre conclusioni definitive. Enel sta attendendo di valutare alcune condizioni, come ad esempio la decisione sul rinnovo della concessione per la centrale idroelettrica di El Chocon, precedentemente in sospeso dal governo di Alberto Fernández. Quest'ultimo aveva prorogato la concessione fino al 19 gennaio 2024, con l'intenzione di riportarla sotto il controllo della società pubblica Enarsa (Energía Argentina Sociedad Anónima). Per Edesur, attiva nella distribuzione di energia nell'area di Buenos Aires, si stima un incasso di circa 250 milioni di dollari.
È evidente che con l'insediamento del nuovo governo ultra-liberale ci sono stati dei cambiamenti significativi. Già a metà gennaio, Cattaneo aveva fatto una rapida visita in Argentina per incontrare Milei, e da quel momento erano circolate voci su una possibile revisione della strategia di uscita dal Paese.
Durante quel primo incontro, il presidente argentino aveva confermato l'impegno del governo a rispettare i contratti al fine di attrarre investimenti dall'estero e promuovere lo sviluppo economico. Successivamente, a metà febbraio, era stato il turno di Milei di visitare Roma per il suo primo incontro ufficiale dall'insediamento alla Casa Rosada.