Economia
Merlyn supera lo 0,5% di Tim e fa la lista contro il governo e Labriola
Si scalda la partita per la rete: il fondo londinese Merlyn sarebbe pronto a presentare una lista anti Labriola
Tim, Merlyn pronto alla lista anti Labriola
Alla fine, l'iniziativa del fondo Merlyn è giunta e molto probabilmente condurrà alla presentazione di una lista alternativa per Tim, rispetto a quella del consiglio di amministrazione che ha proposto Alberta Figari come presidente, confermando invece Pietro Labriola come CEO del gruppo. Il fondo londinese gestito da Alessandro Barnaba ha annunciato di possedere tramite Merlyn Partners Scsp, un fondo di investimento alternativo con sede in Lussemburgo, 81.250.000 azioni ordinarie di Tim, pari allo 0,53% del capitale sociale della società. Questo è riportato da La Verità.
LEGGI ANCHE: Tim, altro che pace con Vivendi: i francesi sono furiosi
Pertanto, ha superato la soglia necessaria per la presentazione di una lista, come anticipato dalla Verità, che è il piano su cui il finanziatore italiano sta lavorando da novembre, quando il suo piano alternativo alla vendita della rete è fallito. Nonostante alti e bassi, e dopo il brutto colpo subito nell'ultimo round (alcuni mesi fa aveva dichiarato di possedere quasi il 3% e aveva presentato un proprio piano "TimValueD" alternativo a quello di Kkr), il lavoro del fondo londinese non si è mai interrotto e ora sembra aver ripreso slancio con un ripensamento rispetto al progetto originario di Merlyn, non più mettendo in discussione la vendita della rete e l'accordo da 18,8 miliardi con Kkr, che potrebbe arrivare a 22 miliardi con gli earn-out. L'obiettivo è di trasformare Tim in una società tecnologica e quindi di cedere gli asset ritenuti meno strategici da questo punto di vista.
Il Brasile è considerato un'opportunità, ma sacrificabile, mentre il mercato consumer è visto in movimento. Il recente accordo tra Vodafone e Swisscom (Fastweb) a multipli pari a quasi 8 volte l'Ebitda fa ben sperare e l'obiettivo sarebbe quello di capitalizzare sul rinnovato dinamismo del mercato. In breve, si prospetta un piano di dismissioni con la cessione della rete, del settore consumer e del Brasile, che consentirebbe di ridurre il debito e di gestire Tim Enterprise (Noovle, Olivetti e Telsy). Un ruolo chiave dovrebbe essere affidato all'ex manager di Tim Stefano Siragusa, che però sembra essere in contatto anche con altri fondi.
Quella del fondo Merlyn non è l'unica ipotesi in campo. Anzi, sembra che altri soggetti stiano lavorando alla presentazione di nuove liste con nuovi consiglieri, tra cui diversi manager con esperienza consolidata nel settore delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni. Tra questi, il consulente specializzato in TIC Francesco De Leo è attivo da tempo. Mentre tra i fondi, secondo quanto riportato da La Verità, anche BlueBell, del finanziere Giuseppe Bivona, è molto attivo su questo fronte. E cosa farà Vivendi? È noto che a novembre avrebbe sostenuto l'iniziativa di Merlyn ed è probabile che guarderà con interesse a tutte le nuove eventuali liste, visto l'atteggiamento ostile dichiarato nei confronti dell'attuale consiglio di amministrazione, anche se è improbabile che possa presentarne una propria. Intanto, mentre continuano gli incontri one-to-one tra il top management del gruppo e gli analisti, per presentare il piano che prevede la cessione della rete per ridurre il debito, è da notare che dopo giornate molto intense, ieri il titolo è tornato a scambiare su volumi addirittura sotto la media, chiudendo la seduta a 0,2190 euro con un incremento dello 0,23%.