Mondadori, i ricavi su a 807,3 milioni. Porro: "Quota Giornale non strategica"

Il leader dell'editoria italiana guidato da Antonio Porro archivia un 2021 sopra le attese: crescono sia ricavi che utile. Torna il dividendo dopo 11 anni

Economia
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Mondadori, l'utile netto balza a 44,2 milioni. Proposta di dividendo a 0,085 euro 

Il gruppo Mondadori guidato da Antonio Porro archivia il 2021 con un utile netto di gruppo a 44,2 milioni di euro contro i 4,5 milioni di euro del 2020 che risentivano di 26,5 milioni di svalutazioni relative, tra l'altro, a Tv Sorrisi e Canzoni e altri brand e ricavi netti che salgono a 807,3 milioni di euro, in crescita dell'8,5%. L'ebitda adjusted è pari a 105,7 milioni di euro, in miglioramento di 7,7 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta (ante Ifrs 16) è positiva per 37,4 milioni di euro, non considerando gli effetti dell'acquisizione di D Scuola, inclusi i quali la Pfn si attesta a -94,8 milioni di euro rispetto a -14,8 milioni di euro di fine 2020. Quanto al futuro, per il 2022 il gruppo editoriale di Segrate si attende ricavi in crescita mid-single digit, un ebitda 'adjusted' in incremento di oltre il 20% e un utile netto in crescita double-digit.

A fronte dei risultati finanziari sopra le attese, dopo undici anni il gruppo Mondadori torna al dividendo: il Cda ha proposto alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,085 euro per ciascuna azione ordinaria, al netto delle azioni proprie, per un ammontare complessivo di circa 22,1 milioni di euro, che corrisponde a un pay-out pari al 50% dell'utile netto consolidato e a un 'dividend yield' pari al 4,2% (al 31 dicembre 2021). 

Mondadori, Porro: “2021 sopra la guidance, il ritorno della cedola grazie alla solidità finanziaria” 

“Nel 2021 la bontà delle scelte intraprese ha premiato il gruppo Mondadori con risultati consolidati superiori alle guidance, benchè queste fossero già state riviste al rialzo nel corso dell'anno”, ha detto l'amministratore delegato di Mondadori, Antonio Porro, commentano il bilancio 2021.

“La dinamica particolarmente positiva dei mercati di riferimento, ha spiegato Porro, ci ha infatti consentito di cogliere un'importante opportunità di crescita e ha favorito, insieme alla maggiore efficienza operativa, un forte incremento sia della redditività sia della generazione di cassa”. 

“Tutto ciò si è concretizzato nel miglior risultato netto degli ultimi dieci anni e in una posizione finanziaria netta tornata, dopo oltre 15 anni, positivà”, ha aggiunto il numero uno di Mondadori. 

Per questo,  ha concluso Porro, “il favorevole quadro economico e la solidità finanziaria del nostro gruppo hanno quindi creato le condizioni per il ritorno, dopo 10 anni, a una politica di remunerazione degli azionisti'. 

"La solidità finanziaria raggiunta consente di continuare il virtuoso percorso di sviluppo, in particolare nel business dei libri, anche attraverso operazioni di M&A: pertanto il gruppo continuerà, anche nell'esercizio in corso, a perseguire, in maniera convinta e attiva, ulteriori opportunità di crescita per acquisizioni", ha specificato il gruppo di Segrate in una nota.

Dopo oltre 10 anni, si ricorda, il gruppo editoriale "ha visto il ritorno a solide condizioni per una rinnovata politica di remunerazione degli azionisti con l'obiettivo - per il prossimo triennio - di una distribuzione del 40% del cash flow ordinario annuo, mantenendo un floor minimo pari al dividend per share del 2021, cioè 0,085 euro per azione. 

Mondadori, "Il Giornale non è strategico. Ridurre o eliminare la partecipazione se opportuno"

Ma non è tutto. Il gruppo Mondadori pensa a dare l'addio al quotidiano Il Giornale. “Per noi non è una partecipazione strategica, abbiamo una quota di minoranza e cedere una partecipazione di minoranza in una società non quotata non è operazione agevole”. Così il chief financial officer del gruppo, Alessandro Franzosi, nel corso di una conference call con gli analisti finanziari.

“Quindi”, prosegue, “guardiamo con attenzione a quello che fanno gli azionisti di controllo e, qualora dovesse esserci una loro decisione di smobilizzare la partecipazione, sicuramente coglieremmo l’opportunità per ridurre o eliminare del tutto la nostra presenza nel capitale della societa''. Tra i soci della Società Europea di Edizioni, che edita il quotidiano, figura come azionista di minoranza il gruppo Mondadori con una quota del 18,45%.

 

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