Mps, Bastianini riporta la banca in utile per 310 milioni. Al top da sei anni

L'ultimo bilancio firmato da Bastianini (sostituito da Luigi Lovaglio), segna un utile di 310 milioni dopo un rosso di 79 milioni nell'ultimo trimestre

Economia
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Battute le stime degli analisti che si attendevano 270 milioni di euro di profitti

Il Montepaschi chiude il 2021 con un utile netto di 310 milioni dopo aver archiviato con un rosso di 79 milioni l'ultimo trimestre dell'anno, un risultato superiore al consensus degli analisti fissato in 270 milioni di euro. Nel 2020 la banca aveva chiuso con una perdita consolidata di 1,689 miliardi. Si tratta dell'utile netto più alto dal 2015 (388 milioni) per la banca di Rocca Salimbeni che realizza anche un risultato operativo netto di 629 milioni.

In crescita i ricavi grazie ad una migliore dinamica delle commissioniMps registra una redditività (Rote) del 5,3% nonostante l'impatto negativo per gli oneri di sistema pari a circa 3 punti percentuali. Lo stock dei deteriorati è stabile a 4 miliardi. Il contenzioso legato all'informativa finanziaria è calato del 70% rispetto al 2020. Il ratio patrimoniale Cet1 fully loaded cresce all'11 (9% a dicembre 2020). 

Lo scorso anno il gruppo Mps, si legge nella nota, ha realizzato ricavi complessivi per 2,98 miliardi, in crescita dell'1,3% rispetto all'anno precedente. Escludendo la stima del contributo del portafoglio dell'operazione Hydra la crescita si attesterebbe al 5% soprattutto grazie alla crescita delle commissioni nette. Il margine di interesse è risultato pari a 1,222 miliardi, in riduzione del 5,4% rispetto al 2020.

La flessione è stata guidata prevalentemente dal minor contributo del portafoglio non performing derivante, in particolare, dal deconsolidamento del portafoglio dell'operazione Hydra avvenuto a fine 2020. Le spese amministrative sono pari a 1.926 milioni (-2,6%) e all'interno le spese del personale ammontano a 1.428 milioni (+0,9%) nonostante la flessione degli organici. 

Mps poi ha contabilizzato un costo del credito clientela pari a -250 milioni che si confrontano con -773 milioni dell'anno precedente. Il dato del 2021 include un effetto positivo di 124 milioni di riduzione di rettifiche derivante dall'aggiornamento degli scenari macroeconomici. Il risultato operativo e' positivo per circa 629 milioni, a fronte di un valore negativo di 20 milioni registrato l'anno precedente. Il contributo dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2021, pari a -19 mln di euro, e' in peggioramento rispetto al trimestre precedente, che aveva registrato un valore positivo di circa 321 milioni. 

Mps archivia il 2021 con volumi di raccolta complessiva per 194,7 miliardi con un calo delle masse di 2,9 miliardi. La raccolta diretta cala a 90,3 miliardi. Il decremento è imputabile principalmente alla flessione dei Pct (-2,7 mld), legata alla minore operatività di Mps Capital Services. La quota di mercato del gruppo sulla raccolta diretta si e' attestata al 3,54% in calo rispetto a dicembre 2020 (3,93%). Gli impieghi si sono attestati a 79,4 mld, in calo di 3,3 miliardi rispetto al 2020 anche se i mutui (+1,1 mld) sono aumentati anche per effetto delle erogazioni concesse nell'ambito dei decreti emessi a seguito dell'emergenza Covid.

I crediti deteriorati sono pari a fine dicembre a 4,1 miliardi in termini di esposizione lorda, in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2020 (pari a 4 miliardi). A fine anno l'esposizione netta ai deteriorati del gruppo Mps si e' attestata a 2,1 miliardi in leggera diminuzione rispetto al 30 settembre 2021 (pari a 2,3 mld) e sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2020 (pari a 2,2 mld). Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2021 il Common Equity Tier 1 Ratio si e' attestato a 12,5% (rispetto al 12,1% di fine 2020 e al 12,3% del 30 settembre 2021) e il Total Capital Ratio e' risultato pari a 16,1%.

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