Economia

Mps verso la resa dei conti in Cda, Lovaglio pronto a sostituire Bastianini

Salvo colpi di scena e giochi fatti d'anticipo, lunedì 7 febbraio il Cda di Mps, oltre ad approvare i conti '21, dovrà decidere della sorte del suo vertice

Banca Mps, il 7/02 il tavolo per il cambio al vertice 

Luigi Lovaglio, nato a Potenza, 67 anni, 45 anni di carriera in Unicredit dove era entrato nel 1973, poi tre anni alla guida del Creval, è l'uomo pronto a prendere le redini di Monte di Paschi di Siena. Il Tesoro, azionista della banca senese con il 64,5% di capitale si sta infatti preparando per affidare all'ex Unicredit il posto di amministratore delegato oggi ricoperto da Guido Bastianini. Salvo colpi di scena e giochi fatti d'anticipo, lunedì 7 febbraio, il Cda della banca senese, oltre ad approvare i conti del 2021, dovrà infatti decidere della sorte del suo vertice.

In questo quadro di cambiamento, venerdì è dimessa dal board Olga Cuccurullo, dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze, in modo da permettere di cooptare in consiglio il nuovo manager cui affidare le deleghe da togliere all'attuale capoazienda se non farà un passo indietro. Il ritiro delle deleghe potrebbe essere motivato, da quanto si legge sull'Ansa, col venire meno del rapporto fiduciario fra l'amministratore delegato e il Cda presieduto da Patrizia Grieco. L'organo, composto da quindici consiglieri, è pronto a votare a larghissima maggioranza per il ricambio. Solo una manciata risulta invece schierata sul fronte opposto.

Arrivato alla guida del Monte dei Paschi meno di due anni fa su indicazione del Movimento 5 Stelle Bastianini è stato finora impegnato a condurre la banca in un percorso stand alone passato anche attraverso il nulla di fatto del Tesoro nel tentativo di cedere l'istituto a Unicredit. Di Mps non solo è amministratore delegato, bensì anche direttore generale, quindi un dipendente della banca, e non risulta intenzionato a dimettersi.

Dalla sua parte ci sono le attese del mercato che consegni risultati 2021 in utile di circa 270 milioni, secondo il consensus, da illustrare lunedì 7 febbraio agli analisti, insieme al direttore finanziario Giuseppe Sica, in una conference call programmata alle ore 18 dopo la chiusura di Borsa. Contro di lui giocherebbe invece anche il mancato raggiungimento degli obiettivi di taglio dei costi chiesti dalla Ue.

Un aspetto sul quale hanno fatto appunti il ministro dell'Economia Daniele Franco e il direttore generale del Mef, Alessandro Rivera, nelle audizioni parlamentari cui sono intervenuti rispettivamente ad agosto e novembre. Non ci sarebbero invece elementi per contestare il bilancio preparato da Bastianini come emerso venerdì da un incontro con la Consob dopo gli approfondimenti effettuati dal collegio sindacale su alcune poste non ricorrenti che avrebbero potuto avere un impatto negativo sul conto economico del 2021.

La mossa di via XX settembre va comunque inquadrata nell'ambito dell'ottenimento del via libera dalla direzione generale Concorrenza della Commissione europea, guidata da Margrethe Vestager, al nuovo piano industriale della banca con la connessa ripatrimonializzazione da 2,5 miliardi di euro. L'operazione e' da mandare in porto nell'anno in corso e non e' un'impresa priva di rischi.

L''istituto capitalizza in Borsa poco più di 900 milioni e per convincere il mercato - oltre al Mef l'unico azionista rilevante di Mps è Generali - ad aderire pro-quota all'aumento di capitale è stato evidentemente considerato auspicabile avere al timone un banchiere più quotato dell'attuale.

Per questo nella terna di candidati preparata venerdì dal comitato nomine di Mps come prima scelta da indicare al Cda c'è il nome di Lovaglio. Si tratta di un manager con alle spalle una lunga carriera nel gruppo Unicredit, in gran parte passata alla guida della polacca Bank Pekao. Ma soprattutto come ultimo incarico e' stato amministratore delegato del Credito Valtellinese. In questa veste ha curato con successo il rilancio dell'istituto, che ha lasciato l'anno scorso dopo il passaggio del Creval sotto il controllo del gruppo francese Credit Agricole.

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