Nomine, Cingolani finisce alla Nato. L'ex ministro tagliato fuori per Leonardo

L'importante incarico nell'Alleanza atlantica gli sbarra la strada per il ruolo di ad nel colosso delle armi. Non sarà lui il successore di Profumo

Economia

Nomine, Cingolani e quel doppio incarico"inopportuno"

Il governo è impegnato nella difficile e cruciale questione delle nomine delle partecipate di Stato. Le 600 poltrone da assegnare in ruoli chiave per l'economia del Paese stanno provocando degli scontri in maggioranza. LegaForza Italia reclamano dei ruoli di peso e Fdi punta ad avere per la prima volta nella storia una donna al vertice di una delle principali partecipate di Stato. Intanto - si legge su La Verità - c'è chi rischia di essere depennato dal toto-nomi, il suo circolava per Leonardo ma il nuovo prestigioso incarico ottenuto adesso lo rende incompatibile con questa nomina. L'ex ministro Roberto Cingolani, infatti, che sembrava in pole per il ruolo di ad al posto di Alessandro Profumo, è entrato a far parte della Nato.

Nella giornata di lunedì - prosegue La Verità - i vertici dell'Alleanza atlantica hanno nominato i primi tre membri del consiglio d'amministrazione del Fondo per l'innovazione della Nato. Il presidente sarà Klaus Hommels, presidente e fondatore della società di venture capital Lakestar, poi sono stati scelti Fiona Murray dell'Università del Massachusetts e appunto Roberto Cingolani. Forse in Italia potrebbe non essere un problema avere il doppio ruolo, ma l'etica anglosassone pone una questione di opportunità, soprattutto per un ruolo così delicato in un'azienda militarmente strategica non solo per l'Italia ma per tutta Europa. E spunta un ulteriore indizio, sul sito della Nato il suo ruolo da consulente in Leonardo è già indicato al passato.

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