ANBI: inaugurata centrale idrovora per contrastare le piene del Po

Vincenzi (ANBI): “Bisogna avviare velocemente la programmazione prevista dal PNIISSI”

di Redazione Corporate
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ANBI: realizzata “Acque Alte”, la controchiavica per salvaguardare il Mantovano dalle piene del Po

ANBI segnala il termine dei lavori per la realizzazione della nuova centrale idrovora “Acque Alte” a Moglia di Sermide, nel Mantovano. La nuova controchiavica è uno sbarramento in cemento armato per la difesa del comprensorio di bonifica dalle piene del Po, dotata di due aperture per lo scarico “a gravità” delle acque. I lavori furono finanziati alcuni anni fa, grazie a una convenzione fra enti: 5.500.000 euro furono resi disponibili dal Ministero dell’Ambiente tramite Regione Lombardia, mentre altri 2.250.000 euro arrivarono dall’allora Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Per noi questo è un momento storico”, commenta il Presidente dell’ente consortile, Simone Minelli. “Dopo 120 anni di funzionamento, è stato dismesso il gruppo di pompe idrovore risalenti al 1907, sostituito dal nuovo impianto, realizzato grazie ad un finanziamento della Struttura Commissariale per il Sisma 2012 di Regione Lombardia e pari ad ulteriori 7.500.000 euro". Inoltre, a breve sarà avviato un intervento analogo per migliorare la sicurezza idrogeologica di quei territori sulla rete scolante “Acque Basse”.

In attesa che prenda avvio la programmazione degli interventi indicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, i Consorzi di bonifica ed Irrigazione stanno realizzando lavori per oltre 4 miliardi di euro lungo la Penisola nel rispetto dei cronoprogrammi”, afferma Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI. “I principi di autogoverno e sussidiarietà si confermano garanzia di buona spesa, permettendoci, ancora una volta, di essere in sintonia con le esigenze del Paese, le cui comunità hanno nell’adattamento alla crisi climatica, una delle priorità”.

Il manufatto fu da subito ideato anche per accogliere il nuovo impianto idrovoro ora inaugurato e costituito da 10 pompe per una portata complessiva di 40.000 litri al secondo, alloggiate in tubi d’acciaio zincato, che scavalcano la controchiavica per gettare, nel Po, le acque provenienti dal comprensorio durante gli eventi di piena”, precisa il Direttore del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, Raffaele Monica.

L’impianto ha funzione scolante ed è già stato testato in questo periodo di copiose piogge che, unitamente al progressivo scioglimento della grande quantità di neve ancora presente in montagna, obbliga ad un’attenta gestione idraulica in un quadro di aumentato rischio alluvionale. “La sicurezza dalle acque”, sottolinea il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano, “è una condizione indispensabile ad attrarre gli investimenti necessari ad offrire nuove opportunità soprattutto ai giovani. L’Italia deve tornare ad essere protagonista, valorizzando le proprie eccellenze in un modello di sviluppo, che abbia il territorio al centro.”