ANBI sostiene la visione del Commissario Europeo all’Agricoltura: servono obiettivi di sostenibilità praticabili
Vincenzi (ANBI): "Le risposte non devono essere a taglia unica, ma personalizzate per ogni regione: a dirlo stavolta non siamo noi, ma la visione di Cristophe Hansen"
ANBI approva la visione di il Commissario Europeo Hansen: agricoltura sostenibile con obiettivi concreti ed equilibrati
La direzione tracciata dal nuovo Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, trova il sostegno di Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue). “La visione proposta riconosce la diversità dell'agricoltura in Europa, con problemi specifici in base ai territori; le risposte non devono essere a taglia unica, ma personalizzate per ogni regione: a dirlo stavolta non siamo noi, ma la visione di Cristophe Hansen, il nuovo Commissario Europeo all’Agricoltura”, ha dichiarato Vincenzi.
L’approccio del Commissario Hansen, che punta a soluzioni su misura per le diverse realtà territoriali, si inserisce in un contesto di recente evoluzione normativa. Proprio ieri, infatti, la Camera dei Deputati ha approvato il Decreto Legge Emergenze, con due emendamenti fortemente voluti da ANBI. In particolare, le nuove misure prevedono la proroga fino al 31 dicembre 2025 per il riutilizzo irriguo delle acque depurate dagli impianti di depurazione già in esercizio al 15 aprile 2023 e l’estensione fino al 30 giugno 2026 delle sperimentazioni sul deflusso ecologico.
“Sono due interventi, che vanno nel senso indicato dal Commissario Hansen e da noi sempre sostenuto per individuare le migliori soluzioni per un territorio, dove l’acqua è anche un determinante fattore produttivo. Al proposito ringraziamo i Deputati, che li hanno approvati ed, in particolare, il Vicepresidente di Commissione, Francesco Battistoni, che se ne è fatto interprete”, ha aggiunto Vincenzi.
L’estensione dei termini permette di approfondire ulteriormente le questioni tecniche, evitando impatti negativi sul settore agricolo italiano. La corretta gestione delle acque reflue in agricoltura e il bilanciamento tra portate dei corsi d’acqua e necessità irrigue sono questioni cruciali per garantire la qualità e la competitività del made in Italy agroalimentare.
A sottolineare l’importanza di un approccio equilibrato è anche Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, che avverte: “Su entrambi i fronti si è già al lavoro per trovare la giusta mediazione fra gli interessi dei diversi stakeholders. Condividendo obiettivi come il benessere dei corpi idrici e l’ottimizzazione irrigua, dobbiamo però evitare che si ripeta in agricoltura quanto sta accadendo nell’automotive, dove l’ideologismo ha prevaricato sulla politica, provocando pesanti ripercussioni sul settore. Non si può dimenticare, infatti, che la sostenibilità ambientale, perché sia concretamente perseguibile, deve essere sempre accompagnata da quella economica e sociale”.