Cybersecurity, Intesa Sanpaolo investe in Israele

Remmert (Neva SGR): "Diamo impulso all’economia nazionale introducendo nuove soluzioni tecnologiche e favoriamo il business development italiano ed estero"

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Cybersecurity: Intesa Sanpaolo punta all'ecosistema dell’innovazione israeliano con Neva SGR

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, tramite la controllata Neva SGR (Intesa Sanpaolo Innovation Center), ha finalizzato tramite il proprio Fondo Neva First due investimenti in Cyberint e Coro, società israeliane altamente innovative, entrambe operative nel cruciale settore della Cybersecurity. Cyberint sviluppa soluzioni di Digital Risk Protection, Threat Intelligence e Attack Surface Monitoring che proteggono le aziende dalle minacce informatiche grazie a un controllo ad ampio spettro sull’esposizione ai rischi esterni. Coro ha realizzato una piattaforma all-in-one basata su un proprio motore di Intelligenza Artificiale che rileva i principali attacchi informatici come malware, ransomware, phishing e bot ed è in grado di fornire una mitigazione automatica delle minacce senza interazione umana.

Da gennaio 2022, Neva SGR ha investito in Israele oltre 20 milioni di euro in cinque start-up in settori eterogenei: oltre alla Cybersecurity con Cyberint e Coro, l’IT con vFunction, che ha creato la prima e unica soluzione per trasformare automaticamente e rapidamente applicazioni monolitiche in microservizi su larga scala e il Quantum Computing con Classiq, che tramite un proprio algoritmo è in grado di agevolare la scrittura e l’ottimizzare quantum circuits anche molto complessi indipendentemente dal tipo di hardware utilizzato. L'investimento si è concentrato anche sull'Agri-Foodtech con Seed-X, che ha realizzato una tecnologia basata sull’Intelligenza Artificiale che combina Computer Vision e Deep Learning al fine di migliorare la catena del valore del cibo in termini di sicurezza e sostenibilità, analizzando le proprietà di semenze e grani e introducendo modalità innovative di controllo qualità.

Intesa Sanpaolo ha focalizzato da molti anni la propria attenzione sull’ecosistema dell’innovazione israeliano e con Intesa Sanpaolo Innovation Center e Neva SGR partecipa con continuità alle principali iniziative dedicate alle nuove tecnologie realizzate nel Paese. Le relazioni instaurate consentono alla Banca di cogliere le migliori opportunità per potenziare i servizi alla clientela e, al contempo, di essere un riferimento per le aziende italiane che vogliono entrare in contatto con alcune delle start-up più innovative a livello mondiale. Israele è centrale nello sviluppo della strategia d’investimento di Neva SGR, che collabora con i principali fondi di venture capital per investire nelle start-up di origine israeliana che possono generare impatto positivo per l’economia italiana e importanti ritorni d’investimento per gli investitori dei fondi gestiti.

Neva SGR unisce la forza, la reputazione e la stabilità del Gruppo Intesa Sanpaolo con le best practice delle società di Venture Capital internazionali e ambisce a essere il market maker dell’asset class del Venture Capital in Italia”, ha spiegato Luca Remmert, Presidente di Neva SGR. “Diamo impulso all’economia italiana attraverso l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e favoriamo il business development sia delle start-up estere sia delle imprese del nostro Paese, in particolare negli ambiti incentivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dal 2020, Neva SGR ha allocato un capitale di circa 110 milioni di euro tramite il proprio Fondo Neva First, che conta una dotazione di 250 milioni di euro. Dopo i recenti investimenti in Israele, ci apprestiamo a concludere nuove operazioni in importanti realtà italiane ed estere operanti nell’intermediazione immobiliare, nell’Agri-tech e nella Life Science”.

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