Enel, con Fratello Sole contro la povertà energetica

Lanzetta (Enel): “Vogliamo contribuire a contrastare la povertà energetica nel nostro Paese, insieme a chi giorno per giorno è a fianco dei più deboli”

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Enel, stipulato protocollo d'intesa con la non profit Fratello Sole per combattere la povertà energetica

Enel e Fratello Sole, società consortile non profit che si occupa di sostenibilità e a cui aderiscono gli enti del Terzo settore, hanno firmato oggi a Milano un protocollo d’intesa. L'obiettivo è contrastare la povertà energetica in Italia, supportando in particolare gli enti religiosi e le organizzazioni senza scopo di lucro già impegnate in percorsi di conversione ecologica che sostengono quotidianamente sul territorio le famiglie in difficoltà.

“Con questo accordo vogliamo contribuire a contrastare la povertà energetica nel nostro Paese, insieme a chi giorno per giorno è a fianco dei più deboli. L’adozione di modelli di generazione distribuita ed efficienza energetica più virtuosi e sostenibili consente di ottenere sia benefici economici sia vantaggi ambientali, ed è al centro del nuovo paradigma di sviluppo e consumo che vogliamo diffondere con questo accordo”, ha commentato Nicola Lanzetta, Direttore di Enel Italia.

“Il Protocollo d’intesa firmato oggi nasce da un percorso comune avviato nell’ambito dell’Alleanza contro la povertà energetica, un tema che rappresenta da tempo una delle grandi sfide a livello nazionale ed europeo, e che l’attuale fase storica ha, se possibile, reso ancora più drammatica. Occorre mettere in campo in tempi rapidissimi idee nuove, progetti concreti e sinergie inedite per dare risposte rapide ed efficaci a tanti nostri concittadini che vedono davvero a rischio il loro presente e il loro futuro”, ha aggiunto Fabio Gerosa, Presidente di Fratello Sole.

Il protocollo prevede una serie di iniziative congiunte finalizzate a incentivare l’adozione del modello della sostenibilità su più livelli. Tra queste, azioni per promuovere la nascita di comunità energetiche che riuniscano organizzazioni del Terzo settore (come parrocchie, associazioni religiose e cooperative sociali) e permettano loro di condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, un’attività di mappatura della povertà energetica che parte con un progetto pilota per poi estendersi a tutto il territorio nazionale attraverso una piattaforma digitale, momenti di formazione per sensibilizzare gli stakeholder sui benefici economici e sociali delle comunità energetiche, l'attuazione di progetti specifici nel Sud Italia (dove il numero di famiglie in difficoltà è più alto) e lo sviluppo di iniziative legate alla mobilità elettrica e alla sharing mobility.

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