Eni for, il contributo dell'azienda per una transizione equa

Descalzi (Eni): "Sentiamo la responsabilità di contribuire a dare accesso all’energia a tutti, sostenendo lo sviluppo dei Paesi in cui siamo presenti"

(Fonte immagine: La Presse) 
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"Eni for 2021" è il 16° report volontario di sostenibilità che presenta il contributo e gli obiettivi dell’azienda per una transizione equa

Eni For” è il report volontario annuale di sostenibilità che racconta i progetti e le iniziative intrapresi dall'azienda nella prospettiva di garantire un percorso di transizione equo. Nella riduzione delle emissioni Eni rafforza i suoi obiettivi e lo fa con un approccio inclusivo: l’impegno a promuovere opportunità di crescita economica e sociale, infatti, deve prevedere la gestione responsabile degli impatti sociali della transizione, verso i lavoratori, le comunità e i clienti.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha dichiarato: "Perseguiremo una transizione giusta solo se ripartiremo i costi in modo equo, senza gravare sulle comunità vulnerabili. In questa direzione occorre mettere in campo piani concreti e adottare soluzioni diverse che salvaguardino geografie e attori diversi, considerando l’intero sistema nella sua complessità".

Giunto quest'anno alla 16^ edizione, Eni for 2021 racconta il percorso di Eni nell’affrontare queste sfide, articolando il documento secondo tre focus, che rappresentano le leve del modello di business integrato. Queste sono Neutralità carbonica al 2050, Eccellenza operativa e Alleanze per lo sviluppo, il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per tutti gli stakeholder. L’azienda ha così tracciato una evoluzione costante delle attività di business, che includono lo sviluppo delle rinnovabili e la conversione di raffinerie in bioraffinerie. Obiettivo principe: garantire l’accesso all’energia e il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050.  Questi sono dunque i principali argomenti approfonditi e divulgati su base voltaria da Eni attraverso il report.

"Eni for 2021 – Neutralità carbonica al 2050" è dedicato alle strategie e ai principali target di Eni in materia di clima. È un approfondimento sulla governance, sulle attività di risk management, sulla strategia e le principali metriche e target Eni sul tema climate change. Il modello di business di Eni prevede un percorso di decarbonizzazione verso la neutralità carbonica basato su un approccio che guarda alle emissioni generate lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti energetici e su un set di azioni che porteranno alla totale decarbonizzazione dei processi e dei prodotti entro il 2050. Questo percorso, conseguito perlopiù su tecnologie già esistenti, consentirà all''organizzazione di abbattere totalmente la propria impronta carbonica, sia in termini di emissioni nette che in termini di intensità carbonica netta. Nello specifico, Eni ha rafforzato ulteriormente i propri obiettivi, annunciando una riduzione del -35% delle emissioni nette scope 1, 2 e 3 entro il 2030 e del -80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018. Sul fronte delle emissioni nette scope 1 e 2, l’azienda arriverà a -40% entro il 2025 e raggiungerà le zero emissioni nette entro il 2035, in anticipo di cinque anni rispetto al precedente piano. Aumenterà inoltre la quota degli investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche.

"Eni for 2021 – Performance di sostenibilità" fornisce una panoramica sugli indicatori ambientali, sociali e di governance della società. Il report, disponibile solo online, vuole dunque informare gli stakeholders sugli indicatori di performance non finanziarie lungo le tre leve del modello di business di Eni. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite identifica i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) che rappresentano obiettivi comuni di sviluppo sostenibile per le complesse sfide sociali attuali e costituiscono un riferimento importante per la comunità internazionale. Nell’ambito di queste sfide globali, l’energia svolge un ruolo essenziale per il soddisfacimento dei bisogni primari, per lo sviluppo socio-economico dei Paesi, la protezione ambientale e la sicurezza internazionale. Con questa consapevolezza Eni, all’interno del proprio Piano Strategico Quadriennale e di Lungo Termine, ha definito gli obiettivi che contribuiscono al conseguimento degli SDGs.

Descalzi ha commentato: "In Eni, sentiamo con forza la responsabilità di contribuire a dare accesso all’energia a tutti, sostenendo lo sviluppo dei Paesi in cui siamo presenti, e raggiungere le massime ambizioni dell’Accordo di Parigi. Un impegno tanto più forte oggi, alla luce della guerra in Ucraina, in un momento storico in cui è necessario essere tanto più inclusivi e non divisivi, ricercando il bene comune e aumentando gli sforzi per garantire la sicurezza energetica europea, accelerando al contempo la decarbonizzazione".

Progetti e iniziative esposte si integrano nella costante evoluzione delle attività di business di Eni, che comprende la conversione di raffinerie in bioraffinerie, i progetti di conservazione delle foreste, lo sviluppo delle rinnovabili e gli accordi siglati per la realizzazione degli agri-hub che consentiranno di fornire agri-feedstock per le bioraffinerie, creando nuovi posti di lavoro e supportando lo sviluppo di nuove attività nei Paesi di presenza. 

 

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