Politica

Governo, Fedriga rassicura: "Nessun braccio di ferro della Lega sul Viminale"

La formazione della nuova squadra di governo, guidato dalla coalizione del Centrodestra, sarà all'insegna della collaborazione e della stabilità

Fedriga: "Vedo solo la voglia di fare proposte e collaborare, questo governo deve ragionare in prospettiva" 

"Non ci sono bracci di ferro della Lega sul Viminale con Forza Italia e Fratelli d'Italia": il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, rispondendo stamani ai giornalisti a Trieste, smorza le tensioni, e rassicura che all'interno della coalizione di Centrodestra la formazione della nuova squadra di governo avverrà all'insegna di uno spirito di collaborazione e stabilità. 

"Vedo solo la voglia di fare proposte e di collaborare. Questo è un Governo che durerà 5 anni. E' un Governo che, quindi, deve ragionare in prospettiva, e non ci si può limitare alla formazione del Governo stesso. La volontà è dare stabilità a questo Paese. Io l'ho detto addirittura quando non si sapeva ancora chi avrebbe vinto le elezioni. Anche se avesse vinto la parte avversa, io mi sarei auspicato che comunque fosse garantita la stabilità. E' un problema strutturale. Si indebolisce il Paese, anche la tutela degli interessi nazionali in quelli internazionali, quando si continuano a cambiare Governi e ministri", ha aggiunto.

Fedriga: "L'Italia rischia la desertificazione industriale, serve una risposta comune europea" 

Ma non solo politica. Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha posto l'accento anche sul caro bollette e la crisi industriale. "Mi auguro che tutti i paesi europei, anche quelli più reticenti, capiscano che se non si ha un approccio unico sul prezzo del gas si rischia da una parte di far saltare il sistema produttivo e sociale europeo, dall'altra di far saltare l'Europa stessa", ha rimarcato Fedriga. 

"Sorprende che alcuni Paesi che sono padri fondatori dell'Europa scappino da questa responsabilità perchè così facendo se ne assumono una molto più pesante: far implodere l'Europa", ha proseguito. A una domanda specifica di un giornalista ha detto di riferirsi "alla Germania, ma non solo, anche altri Paesi..." "Serve una risposta unica europea a questa crisi, non possiamo affrontare un problema globale con particolarismi: rischiamo la desertificazione industriale e commerciale di questo Paese e dell'Europa. Su questo l'Italia si e' mossa in modo responsabile e continuerà a farlo", ha concluso il presidente del Friuli Venezia Giulia.