Eni, presentata la World Energy Review 2022

La WER mira a garantire l’accesso universale all’energia e accelerare il processo di transizione verso un mix energetico più sostenibile

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Eni presenta la 21esima edizione della World Energy Review, la rassegna statistica energetica mondiale

La World Energy Review 2022 è stata presentata ufficialmente, mostrando i risultati della rassegna statistica energetica mondiale realizzata da Eni. L'obiettivo generale è quello di accelerare il processo di transizione verso un mix energetico più sostenibile, in grado di soddisfare appieno i bisogni della comunità. Già nel 2021, abbiamo assistito ad un aumento significativo della domanda di energia, a stento soddisfatta dalle risorse disponibili, anche per la contrazione degli investimenti nel settore Oil & Gas. L’equilibrio precario si è riflesso in un aumento dei prezzi delle commodity, evidenziando la debolezza del sistema energetico. La recente guerra in Ucraina non ha fatto altro che evidenziare ulteriormente l’importanza della sicurezza degli approvvigionamenti.  

Alla luce di tutti questi cambiamenti e trasformazioni, la World Energy Review si presenta quest’anno in una nuova versione interattiva, che introduce il tema dei minerali critici. La transizione dai combustibili fossili alle fonti low carbon richiede l’uso massiccio di un'ampia gamma di tecnologie pulite, molte delle quali si basano a loro volta su questi minerali critici, la cui produzione è concentrata in pochi paesi. Per garantire la transizione e la sicurezza energetica bisognerà tenere conto in futuro di questo aspetto importante.

Dall’analisi statistica rivolta al mondo del petrolio, del gas naturale, delle principali fonti rinnovabili e dei minerali critici, sono emersi interessanti risultati. I prezzi del petrolio sono aumentati del 70% nel corso del 2021, anche grazie al recupero della domanda (+6,1% a/a) post-pandemia. L’OPEC+ ha mantenuto un attento controllo delle produzioni, gestendo un graduale allentamento dei tagli nella seconda parte dell’anno e contribuendo a portare le scorte mondiali a fine anno sotto la media degli ultimi cinque anni. La crescita delle produzioni (+1,4%) ha faticato a inseguire la ripresa della domanda, anche se la qualità dei greggi prodotti non ha subito nessuna variazione rilevante. 

Allo stesso tempo, i prezzi del gas hanno affrontato una fase di salita in tutti i mercati (+400% in Europa, + 300% in Asia e + 90% in USA), con una forte impennata nella seconda metà dell’anno. La ripresa dei consumi post covid e l’incapacità dell’offerta di adeguarsi prontamente (anche per il fermo non programmato di alcuni impianti di liquefazione) sono i principali responsabili di questa situazione. Gli Stati Uniti hanno confermato il trend negativo del 2020 con un -1,6% a/a, mentre la Cina ha registrato un incremento del 4,2% mantenendo il ruolo di maggiore importatore globale. Anche la produzione globale di gas ha registrato un aumento (+3,5% a/a), principalmente in Russia (+9,8%) e in Africa (+11,9%, in particolare in Algeria ed Egitto).

Nel 2021, il GNL ha visto decrescere, per la prima volta dal 2015, la sua quota sul totale di gas scambiato arrivando al 39% (40% nel 2020). Nel 2021, comunque, i volumi di GNL commercializzati sono aumentati a 488 Bcm, di cui circa il 70% importato in paesi dell’Asia. Durante lo scorso anno, gli Stati Uniti hanno aumentato le esportazioni di GNL del 9%.

La quota di solare ed eolico nel mix di generazione elettrica ha raggiunto il 10%, in crescita di circa l’1% rispetto al 2020. Nel 2021 il solare ha continuato a trainare la crescita della capacità rinnovabile con 138 GW di nuove installazioni, metà delle quali in Cina (53 GW) e USA (20 GW). A livello mondiale la capacità ha raggiunto 855 GW (+19% a/a), quasi interamente da fotovoltaico. L’eolico ha continuato a crescere nel 2021: la capacità ha raggiunto 823 GW (+12,6% a/a). 

Per quanto riguarda invece i minerali critici rappresentati nella World Energy Review (cobalto, litio, nichel, rame e terre rare), è stato registrato un incremento della produzione durante tutto il 2021, riflettendo un aumento della domanda e dei prezzi dopo le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria del 2020.

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