Eni-Sonangol, al via il primo impianto solare dell'Angola

Solenova, joint-venture tra Eni e Sonangol, avvia i lavori della prima centrale fotovoltaica in Angola

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Eni-Sonangol, JV Solenova: il progetto di Caraculo prevede l'installazione per fasi di un impianto fotovoltaico da 50 MW

Solenova, joint-venture tra Eni e Sonangol finalizzata allo sviluppo di progetti di energia rinnovabile, ha posato la prima pietra per la realizzazione del progetto fotovoltaico di Caraculo, nella provincia di Namibe. Si tratta del primo impianto solare dell'Angola. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro delle Risorse Minerarie, del Petrolio e Gas, Diamantino Azevedo, il Governatore della Provincia di Namibe, Archer Mangueira, l'Amministratore Delegato di Solenova, Germano Sacavumbi, il Managing Director di Eni Angola, Adriano Mongini, gli Amministratori di Sonangol, Baltazar Miguel e Jorge Vinhas e rappresentanti del Governo Provinciale di Namibe e del Ministero dell'Energia e dell'Acqua, dell'Istituto per la regolazione dei servizi elettrici e idrici (IRSEA), della Rete di Trasmissione Elettrica Nazionale (RNT), della Società Rete Elettrica Nazionale dell'Angola (ENDE) e degli shareholders Eni e Sonangol.

Il progetto di Caraculo prevede l'installazione per fasi di un impianto fotovoltaico da 50 MW, con una prima fase da 25 MW. Le attività di costruzione sono guidate da Saipem e l'energia elettrica sarà immessa nella rete del territorio meridionale del paese.

Il progetto è situato in un’area desertica abitata ed è rispettoso dell'ambiente; contribuirà alla riduzione del consumo di diesel per la generazione di elettricità e sosterrà la transizione energetica e la diversificazione della matrice energetica in Angola, in particolare nella regione meridionale. In termini di benefici ambientali in particolare, l'impianto fotovoltaico di Caraculo sarà in grado di evitare 50 KtCO2eq di emissioni climalteranti all'anno.

Il progetto rientra negli obiettivi di "Angola Energy 2025", il piano a lungo termine del governo angolano per il settore energetico, il cui obiettivo principale è fornire alla popolazione l'accesso ai servizi energetici di base. L’impianto contribuirà inoltre al raggiungimento degli obiettivi del “Piano d'azione del settore Energia e Acqua 2018-2022” del governo dell'Angola, che stabilisce sul medio termine un obiettivo di ulteriori 500MW di energia rinnovabile aggiuntiva (solare, eolica, biomasse e Mini-Hydro) entro il 2022, con un focus specifico sui progetti solari su scala industriale. Il progetto è anche in linea con l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, SDG7 - Energia pulita e accessibile.

Eni è presente in Angola dal 1980. La società ha recentemente concordato con bp la costituzione di una nuova società indipendente 50/50, Azule Energy, attraverso l'unione delle attività in Angola delle due società. Attualmente Eni è operatore dei Blocchi 15/06 Cabinda North, Cabinda Centro, 1/14, 28 e presto NGC. Inoltre, Eni ha una partecipazione nei blocchi non operati 0 (Cabinda), 3/05, 3/05A, 14, 14 K/A-IMI, 15 e in Angola LNG.

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