Gruppo FS, al Ceo Meeting ELIS si discute il futuro di giovani e lavoro

Ferraris (Gruppo FS): “Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi che le professionalità tecniche non sono soluzioni di Serie B ma mestieri che vanno valorizzati"

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Gruppo FS, Ceo Meeting del Consorzio ELIS: focus su giovani e lavoro e sull’importanza delle professioni tecniche

Luigi Ferraris, Amministratore delegato del Gruppo FS, ha partecipato al Ceo Meeting del Consorzio ELIS che si è tenuto ieri a Roma per presentare il nuovo progetto semestrale di Aspi "Distretto Italia". Focus dell'evento, la disoccupazione giovanile e la difficoltà delle impese nel reperire personale competente e necessario a soddisfare le esigenze imprenditoriali. Gli Amministratori delegati delle più grandi aziende operative sul territorio nazionale si sono confrontati, ieri, sul bisogno, nella società attuale, di formare figure professionali che siano in grado di coprire l'intera catena del valore. 

Per orientare e formare i giovani, e di conseguenza creare occupazione e agevolare lo sviluppo del Paese, è necessario colmare il gap tra le figure professionali e quelle tecniche, sensibilizzando i giovani e spiegando loro l'importanza di intraprendere carriere tecniche fin dalle scuole medie. 

“Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi che le professionalità tecniche non sono soluzioni di Serie B. Sono mestieri che vanno valorizzati e raccontati bene. Come Gruppo FS siamo molto impegnati su questo tema, il nostro Piano Industriale decennale è utile anche per capire cosa stiamo facendo e quale contributo possiamo dare al Paese”, ha spiegato Ferraris. Affinché ciò avvenga, secondo Ferraris, è fondamentale agire sinergicamente e avere una programmazione a lungo termine. Il Piano Industriale del Gruppo FS, ad esempio, prevede investimenti nei prossimi 10 anni con 40 mila assunzioni nell’arco di Piano.

“Oggi non dobbiamo guardare ai nostri Piani industriali solo sotto l’aspetto finanziario ma dobbiamo sfruttare questo tempo per capitalizzare le competenze. Abbiamo l’opportunità, l’orgoglio e la responsabilità di poter definire e identificare quali sono le professionalità di cui abbiamo bisogno e con gli investimenti che abbiamo previsto di rafforzare le filiere, affinché siano realmente di collegamento tra le aziende e gli istituti tecnici”, ha proseguito Luigi Ferraris

Secondo l’Istat, nel 2021 il fenomeno dei Neet, giovani che non studiano e non lavorano, riguardava il 23,1%  dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni. “C’è tanto lavoro da fare e ci vuole tanta passione, abbiamo la grande responsabilità di riaccendere quella passione e far venire i giovani al lavoro con gioia”, ha concluso Ferraris

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