AI: presentato il 1° virtual human Made in Italy che comprende la LIS
La rubrica di affaritaliani.it che racconta il mondo dell'economia attraverso le immagini
Gli scatti d'Affari
Affaritaliani.it da sempre ha nel racconto dell'economia uno dei suoi punti di forza. Innovando il linguaggio giornalistico come fa ormai dal lontano 1996, anno della sua fondazione, affaritaliani.it ha deciso di raccontare questo settore attraverso le immagini. Scatti d'autore per scoprire i volti, le emozioni, le infrastrutture e i momenti salienti del mondo economico.
AI: approda a Milano il primo virtual human Made in Italy capace di produrre e comprendere la Lingua dei Segni Italiana
È stato presentato a Milano il primo virtual human in Italia capace di produrre e comprendere la LIS, ovvero la Lingua dei Segni Italiana. Dietro al lancio di questa innovazione c’è QuestIT, company toscana nata come spin-off dell’Università di Siena e specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale, che per l’occasione ha stretto una partnership strategica con il Santa Chiara Fab Lab proprio dell’Ateneo senese, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana. La presentazione dell’avatar avveniristico è avvenuta presso l’Hotel Lombardia.
“Per innovare il presente serve tanta ricerca e, soprattutto, la tecnologia giusta”, ha affermato Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. “Per questo motivo abbiamo sfruttato le incredibili potenzialità dell’intelligenza artificiale per strutturare un assistente virtuale di ultima generazione che conosce alla perfezione la Lingua dei Segni Italiana. Grazie ad esso, potenziamo la ‘digital accessibility’ e diamo l’opportunità ai cittadini sordi di accedere autonomamente ad informazioni e servizi offerti da enti e realtà del territorio come la Pubblica Amministrazione e le banche, ma i potenziali campi di applicazione sono innumerevoli: dall’organizzazione degli appuntamenti negli ospedali alla spiegazione di mostre o eventi culturali nei musei fino al chiarimento di materie o singoli concetti nelle scuole o nelle aule universitarie”.
Attualmente la tecnologia, in qualità di virtual assistant, può essere inserita all’interno di siti web, applicazioni, sistemi proprietari e persino totem interattivi. Una volta che la persona in questione si presenta dinanzi allo schermo e inizia ad interagire a suon di segni, l’avatar analizza le espressioni facciali del singolo, oltre ai suoi movimenti, e risponde utilizzando la LIS. In questo modo è in grado di offrire consulenze mirate ed efficaci, a seconda del contesto di riferimento, ai clienti sordi.