Terna: presentato il Piano di Sviluppo 2023
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Terna punta sulla sicurezza energetica e la transizione ecologica: nei prossimi 10 anni previsti investimenti per 21 miliardi di euro
Terna, gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, ha presentato il Piano di Sviluppo 2023. Nei prossimi 10 anni sono previsti investimenti per un valore superiore ai 21 miliardi di euro (il 17% in più rispetto al precedente Piano), con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile. Sono oltre 30 le iniziative infrastrutturali inserite dalla Società all'interno del nuovo Piano di Sviluppo, mantenendo le opere già incluse nel precedente Piano decennale e immettendo i nuovi progetti della rete Hypergrid, una soluzione efficace e competitiva nei costi che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current).
Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento ed efficientamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica d'Italia e verso le isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV.
Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna, ha dichiarato: “Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati. Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Il sole e il vento rappresentano il nostro petrolio, quindi se noi riusciamo a svilupparli nel modo migliore abbiamo la possibilità di dipendere sempre meno dalle altre fonti. Abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.