O'Leary, bordata su Ita: "È come Alitalia ma con un altro nome"

L'amministratore delegato di Ryanair a gamba tesa sull'ex-compagnia di bandiera: "È come Alitalia con un altro nome"

Michael O'Lear, amministratore delegato di Ryanair
Economia

O'Leary: "Per Ita penso che Air France sia il partner sbagliato, meglio Lufthansa"

"Ita ha festeggiato il primo anniversario ma ha ammesso perdite per centinaia di milioni di euro e già chiede nuovi interventi pubblici: alla fine è sempre la stessa storia di Alitalia, con un nome diverso". Lo afferma all'Adnkronos l'amministratore delegato del Gruppo Ryanair Michael O'Leary, a margine della presentazione delle nuove rotte della compagnia sul nostro mercato. Sui bilanci in rosso della ex compagnia di bandiera, nessuna sorpresa, spiega O’Leary: "In questo settore è impossibile fare utili se si riducono la flotta e le rotte. Peraltro rispetto alla vecchia Alitalia hanno dimezzato i voli ma non hanno tagliato del 50% il personale, il risultato è che hanno più personale per passeggero rispetto ad Alitalia".

"Per Ita penso che Air France sia il partner sbagliato, meglio Lufthansa: i tedeschi sanno come gestire le compagnie del proprio gruppo, basti vedere cosa hanno fatto con Swiss, Austrian Brussels, mentre i francesi non hanno risultati simili, e neppure Delta", ha quindi proseguito l'amministratore delegato, osservando come "Air France e Delta finirebbero con il prendersi le rotte transatlantiche di Ita (e questa è stata già la rovina di Alitalia)".

"Air France”, aggiunge, “non assumerà nessun impegno sull'Italia e Ita fornirà semplicemente traffico ai francesi: il fatto è che più Ita ha successo più Air France si indebolisce. Ita non scomparirà mai, ma nel lungo termine per il contribuente italiano Lufthansa sarebbe una opzione migliore" spiega il manager: "Ita ha bisogno di un azionista forte, invece vedo che con il nuovo governo si parla giù di coinvolgere" il pubblico "con una quota del 50%".

Quanto a una eventuale partecipazione di compagnie di navigazione, sottolinea, "alla fine le crociere non portano grandi volumi" ai vettori: "Noi in Ryanair abbiamo un volo al giorno legato alle crociere, ma ci porta solo 100 mila passeggeri all'anno. Le compagnie di navigazione 'parlano' molto, ma è come per i voli charter, fanno picchi di traffico in estate e vogliono andare tutti a Venezia o a Roma, ma bisogna volare tutto l'anno, in tutte le regioni".           

                                               

O'Leary saluta Meloni e il nuovo governo: "Presti attenzione alle realtà locali"

"Al prossimo governo chiediamo una strategia per il settore aereo italiano: come principale player del mercato nazionale, chiediamo di cancellare l'addizionale sui biglietti aerei, ma anche di eliminare le restrizioni di traffico per lo scalo di Ciampino e di sostenere gli aeroporti regionali", aggiunge il ceo di Ryanair, che, in vista della nascita del nuovo esecutivo, sottolinea l'importanza di prestare attenzione alle realtà locali.

"Con il ministero per il Sud non è cambiato niente”, spiega, “invece sostengo l'idea di un ministero per lo Sviluppo Regionale anche nell'ottica di creare occupazione. Nelle regioni dove operano le low cost creano posti di lavoro" ricorda il manager irlandese”.

"In qualità di compagnia aerea numero uno in Italia, porgiamo le nostre più sincere congratulazioni a Giorgia Meloni e non vediamo l’ora di lavorare insieme al nuovo Esecutivo per trasformare e far crescere ulteriormente il turismo, il traffico e i posti di lavoro italiani insieme", ha poi aggiunto il numero uno di Ryanair.  

O'Leary: "Non è la fine del sistema low-cost, ma i prezzi saliranno"

L'aumento generalizzato che si registra nel settore aereo "non significa la fine dell'era dei voli low cost, ma per i prossimi 4-5 anni i costi energetici saranno più alti, e quindi è piuttosto la fine, almeno in questo periodo, dei voli a 9,99 euro", annuncia O'Leary, spiegando che "se prima il costo medio dei nostri voli era intorno ai 40 euro adesso salirà a 44-50 euro, ma saremo ancora competitivi".

"Con 13 aeromobili basati (di cui 2 Boeing 737 "Gamechanger" più ecologici), un investimento di 1.3 miliardi di dollari a sostegno di oltre 400 posti di lavoro altamente retribuiti per piloti e personale di cabina, Ryanair continua a offrire più traffico, maggiore crescita e tariffe inferiori rispetto a qualsiasi altra compagnia aerea in Italia", continua O'Leary annunciando che da Roma offre biglietti a partire da 24,99 euro sola andata per viaggi da ottobre 2022 a marzo.

O'Leary: "Ottimi i rapporti con i sindacati"

"In questo momento in Italia i nostri rapporto con i sindacati sono molto buoni: abbiamo siglato una intesa quinquennale fino al 2027 con i piloti, e una di 4 anni fino al 2026 con le rappresentanze del personale di cabina. Certo, ci sono un paio di piccole sigle che proclamano scioperi cui nessuno aderisce: è un problema di pubbliche relazioni, certe storie sono infondate e di sicuro i nostri piloti sono pagati meglio di altre compagnie, con retribuzioni dai 50 ai 150 mila euro l'anno. Non ha senso”, spiega O'Leary, “bisogna regolare il traffico aereo, non il business. Se c'è una sfida che attende Ita”, conclude, “è quella di essere gestita in futuro senza interferenze politiche".

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