Oro, cresce la febbre sul metallo guidata da Fed, Bce, Cina e Russia
Solo la Russia sta comprando oro al ritmo di 56 milioni di euro al giorno
Oro, inarrestabile la febbre per il metallo giallo
L’oro sembra essere il bene rifugio per eccellenza per il mondo e i BTP italiani per il nostro Paese e non solo. Il valore del metallo giallo è sempre in crescita così come gli interessi delle offerte di risparmio lanciate periodicamente dal governo. L’oro, soprattutto da quando le Banche Centrali Fed e Bce hanno alzato i tassi di interesse, ha macinato record su record (+12% in un anno a 2325 dollari l’oncia) e molti analisti sono concordi nel ritenere che questo trend continuerà nonostante i rendimenti obbligazionari siano sempre più allettanti. E tale attrattività, adesso più che negli anni passati, sembra avere una ragione, e cioè che gli stessi banchieri centrali preoccupati dalla crescente instabilità economica e geopolitica hanno cominciato a diversificare comprando oro. La domanda è cresciuta solo nel primo trimestre del 3% a ben 1238 tonnellate (il più alto valore da 18 anni).
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Oro, una corsa guidata dalle Banche Centrali e da giganti come Cina, Russia e Turchia
“Le banche centrali e i mercati OTC (dove acquirenti e venditori negoziano i contratti) spingono il prezzo aggiungendo 290 tonnellate alle loro riserve nei primi tre mesi dell'anno. Nello stesso periodo del 2022 erano 89, meno di un terzo della sua domanda attuale” dicono gli analisti nel Rapporto. E non solo Fed e Bce guidano gli acquisti ma anche Cina, India, Russia e Turchia anch’esse alla ricerca di sicurezza e di libertà economica dal dollaro americano. Da ben 17 mesi la banca cinese sta acquistando il metallo giallo, con un gigantesco percorso di acquisizione. In questo caso gli investitori cercano di sopperire con questo investimento alle forti incertezze del mercato immobiliare del paese. Dal canto suo la Russia (anche per evitare le sanzioni) ha detto di voler acquistare in maggio oltre 5,5 miliardi di rubli in oro al giorno (56 milioni di euro al giorno). Questa nuova febbre dell’oro cresce nonostante la nuova prospettiva di tassi elevati più a lungo. Una corsa che sembra essere indipendente dall’allentamento o meno dei tassi monetari o dei rendimenti obbligazionari. Insomma l’oro giallo sembra essere più appetibile che mai e risplendere di luce propria indipendentemente dal costo del danaro. Ma forse anche dalla preoccupazione sui forti venti di guerra che non accennano a diminuire.