Confindustria, Orsini chiama l'Italia al nucleare e accusa: "Auto? Stiamo regalando il mercato alla Cina". E poi l'endorsement a Draghi

La prima assemblea pubblica per il presidente degli industriali, Emanuele Orsini

di Redazione Economia
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Orsini, stiamo regalando alla Cina il mercato delle auto

"La storia e il mercato europeo dell'auto elettrica che stiamo regalando alla Cina parlano da soli!". Lo afferma il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nella sua relazione all'assemblea 2024. "La filiera italiana dell'automotive è in grave difficoltà, depauperata del proprio futuro dopo aver dato vita alle auto più belle del mondo e investito risorse enormi per l'abbattimento delle emissioni", dichiara Orsini.

Orsini: bene piano Draghi su competitività

Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini plaude al piano Draghi sulla competitività. A proposito delle sfide "ciclopiche" che l'Europa a 27 deve affrontare, il leader degli industriali ha detto: "Ci conforta che il Rapporto del Presidente Mario Draghi abbia riportato con profondità e completezza le istanze delle nostre imprese, su cui da tempo richiamiamo l’attenzione". Orsini ha proseguito spiegando che "Confindustria conta sulla presenza costante del nostro Governo a Bruxelles, sull’azione comune dei nostri europarlamentari di tutte le forze politiche, e sulla cooperazione sempre più stretta con le altre organizzazioni d’impresa europee. Per lavorare uniti- ha concluso - e aiutare la Commissione a fare un bagno di realtà in termini di tempi, modi strategici e mezzi finanziari per risolvere davvero a favore della competitività le grandi transizioni". 

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Orsini: noi imprenditori, "forti affidabili e coesi"

"Noi imprenditori abbiamo tenacia, fiducia e spesso ottimismo al limite dell’impossibile, per progettare ed investire anche in tempi incerti. Forti, affidabili e coesi". Lo afferma il presidente di Confindustria Emanuele Orsini parlando all'Assemblea. "Lo dimostriamo tutti i giorni" ha aggiunto spiegando: "Ci crediamo, amiamo il nostro Paese, vogliamo vedere crescere qui i nostri figli perché crediamo che l’Italia sia il Paese più bello del mondo. Ci mettiamo passione e chiediamo solo di poter fare il nostro lavoro in un confronto leale e con regole certe, che rivolga la propria attenzione alle persone, coltivando sempre la cultura del saper fare. Perché Made in Italy significa fatto bene. 

Orsini: vogliamo Confindustria dei risultati, unità e dialogo

"La Confindustria che vogliamo è una Confindustria dei risultati. Una Confindustria unita e aperta al dialogo, legata ai propri valori e alla propria identità. Per noi, lo sviluppo significa non solo ascensore sociale. Significa anche rispetto dei diritti". E' il messaggio del presidente di Confindustria Emanuele Orsini all'assemblea annuale 2024. "E il progresso - aggiunge - non sarà mai solo mera innovazione e produzione di utili, ma avanzamento sociale, industriale, civile e culturale per tutto il nostro Paese. Lo diciamo con determinazione: siamo una forza fondamentale per il Paese e siamo in grado di indicare una prospettiva per il futuro, forti di una grande presenza nel mondo, grazie ad un network di oltre 150.000 imprese e oltre cinque milioni di persone. Un’organizzazione unica. Noi imprenditori abbiamo tenacia, fiducia e spesso ottimismo al limite dell’impossibile, per progettare ed investire anche in tempi incerti. Forti, affidabili e coesi. Lo dimostriamo tutti i giorni: ci crediamo, amiamo il nostro Paese, vogliamo vedere crescere qui i nostri figli perché crediamo che l’Italia sia il Paese più bello del mondo". 

Orsini: non frenare IA, cogliere tutte opportunità che offre

Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini nella relazione all'assemblea 2024 affronta, tra gli altri, il tema dell’Intelligenza Artificiale e sottolinea che bisogna cogliere tutte le opportunità che offre. "In Italia - spiega - c’è un dibattito in corso sull’etica digitale che rischia di diventare un grande freno, quando invece abbiamo l’esigenza di accelerare sperimentazioni industriali sull’Intelligenza Artificiale applicata. Dobbiamo cogliere tutte le opportunità che essa offre. Pensiamo, ad esempio, ai vantaggi che si otterranno per la sanità di prossimità e per la cura di temibili patologie, una vera e propria rivoluzione che coinvolgerà ogni comparto economico, ogni offerta di beni e servizi. Abbiamo tutte le capacità per essere all’avanguardia da ogni punto di vista, sviluppando le nicchie verticali dell’Intelligenza Artificiale, dove possiamo eccellere sfruttando tutta l’inventiva di cui siamo capaci". 

Orsini: stop catena lutti su lavoro, patto sicurezza cantieri

"Su una questione ci siamo ripromessi da subito di fare tutto quello che è in nostro potere per contenerla, ridurla, abbatterla. Ed è mia ferma convinzione andare fino in fondo. Parlo degli infortuni sul lavoro, una catena tragica di vite spezzate, di persone strappate alle proprie famiglie, ai propri affetti mentre lavoravano per dare loro una prospettiva migliore". Lo afferma il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nella relazione all'assemblea 2024 aggiungendo che serve un nuovo patto per la sicurezza nei cantieri. "Noi e i sindacati - aggiunge - dobbiamo fare in modo che questa catena di lutti per le famiglie e per le aziende si fermi. Dobbiamo istituire un tavolo permanente di monitoraggio e di verifica delle normative di sicurezza". "In questi ultimi mesi, - prosegue Orsini - il nostro sistema ha capovolto la prospettiva basata sull’aggravamento delle sanzioni a morti avvenute. Ha proposto invece un nuovo patto per la sicurezza nei cantieri, un accordo condiviso preventivo degli incidenti. Un patto che introduca nuove regole per l’ammissione alle gare pubbliche di opere e costruzioni, che elevi l’asticella dei requisiti minimi di sicurezza, per impedire a troppe microimprese occasionali di essere ammesse nella sequela dei subappalti a catena". 

Orsini: ora attuare Piano straordinario Edilizia neoassunti

Un progetto che "mi sta a cuore" è il Piano Straordinario di Edilizia per i lavoratori neoassunti. E' la proposta del presidente di Confindustria Emanuele Orsini nella sua Relazione all'Assemblea. Come ha spiegato, il Piano "rappresenta il modo concreto di rispondere ad un bisogno primario: la casa, quale bene fondamentale per affrontare dignitosamente la propria vita e costruire un futuro. Noi tutti sappiamo che uno dei maggiori ostacoli per reperire nuovi occupati è la scarsità di abitazioni a un costo sostenibile".

"L’idea che abbiamo proposto – e che il Governo ha accolto – è di costituire un tavolo congiunto che coinvolga anche l’Ance, l’Anci, le assicurazioni, le banche, la Cassa Depositi e Prestiti, i fondi immobiliari e i fondi pensione, per studiare insieme le migliori formule di garanzie finanziarie, così da consentire a 'fondi pazienti' di poter attuare i progetti garantendo un canone sostenibile", ha spiegato Orsini ringraziando quindi la Presidenza del Consiglio e tutto il Governo, "con cui sono già in corso le interlocuzioni per valutare tutti gli aspetti connessi all’attuazione del progetto e alla sua fiscalità". 

Orsini: riportare a casa giovani, aumentare occupazione donne

Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini punta l'attenzione sui "nostri giovani" e parla di "sfida sociale": bisogna riportarli in Italia per non disperdere le loro competenze. Inoltre è "un dovere di Confindustria incrementare l’occupazione delle donne, sostenendole in ogni possibile forma di welfare e di indirizzo al lavoro". Nella sua relazione all'assemblea 2024 sottolinea che "l’Italia è il fanalino di coda nell’Unione Europea per la percentuale di neolaureati e neodiplomati occupati. Secondo l’Istat nel 2023 era pari al 67%, ben al di sotto della media europea dell’83%. L’Italia ha un enorme deficit di attrattività per le professioni qualificate. Ne sono testimonianza i grandi flussi di giovani laureati e giovani professionisti altamente specializzati che ogni anno emigrano all’estero".

"Vogliamo riportare a casa i nostri giovani che hanno maturato esperienze significative, per evitare di disperdere un know-how fondamentale, - spiega Orsini - mantenendo al centro il saper innovare e il saper fare bene. Questa situazione è particolarmente grave nel Mezzogiorno, e rappresenta un freno alla competitività del Paese, impattando direttamente sulle nostre filiere e sul nostro sviluppo industriale". "Altro tema significativo sono i Neet, - aggiunge - ragazzi tra i 15 e i 34 anni che non sono impegnati né nel lavoro né in esperienze formative. Parliamo di oltre due milioni di giovani a cui dobbiamo dire che sono una grande risorsa, e rappresentano una parte vitale del nostro Paese".

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Orsini: a breve presenteremo al Governo misure a costo zero

"Siamo pronti a un esame serio e dettagliato con il Governo di molte fiscal expenditures, detrazioni e deduzioni d’imposta che, nel corso dei decenni, si sono accumulate a centinaia e molte non corrispondono a vere finalità di crescita". Lo dice il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini nella sua Relazione all'Assemblea. Orsini ha annunciato che "presenteremo inoltre al Governo – entro poche settimane – una serie di misure a costo zero, che sono essenziali per la certezza del diritto e la sburocratizzazione degli oneri che soffocano oggi le nostre imprese, tanto da trasformare l’imprenditore in una sorta di funzionario pubblico aggiuntivo". Orsini ha citato qualche esempio, come quello della 231 "uguale per tutte le imprese, a prescindere dalla loro dimensione" che "è una pazzia. Sappiamo tutti quanto gli adempimenti burocratici a cui le aziende sono sottoposte impattino direttamente sulla redditività, specie delle piccole imprese". 

Orsini: servono scelte coraggiose, ritorno nucleare strategico

"L’Italia è chiamata a nuove scelte coraggiose. Per cominciare, siamo convinti che il ritorno al nucleare sia strategico". Lo afferma il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, nella sua relazione all'assemblea 2024, aggiungendo che non bisogna perdere altro tempo.

"Tutti noi - aggiunge Orsini - abbiamo imparato che l’indipendenza energetica è questione di sicurezza nazionale: allora perché tutti insieme non appoggiamo il nucleare di ultima generazione, invece di continuare a rifornirci a prezzi crescenti dalle vecchie centrali nucleari francesi? Sì, nel nuovo piano energetico se ne parla. Ma sappiamo tutti che, se cominciassimo oggi, ci vorrebbero almeno dodici anni per poterlo utilizzare. Non possiamo perdere altro tempo. E sappiamo bene che è arrivato il momento, insieme alle categorie economiche e sindacali, di spiegare all’opinione pubblica la svolta e illustrare come i piccoli reattori modulari siano molto più sicuri e meno invasivi sui territori rispetto alle grandi centrali di vecchia generazione. Pensate che sia possibile continuare a pagare l’energia fino al 40% in più della media europea? Noi no. E pensate che solo l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili possa soddisfare il nostro fabbisogno energetico? Noi no".

Orsini: tra primi passi abolire Irap e aliquota premiale Ires

"Introdurre l’aliquota premiale sull’IRES per gli utili reinvestiti, abolire l’Irap per le società di capitali e non sostituirla con una sovraliquota Ires; ripristinare l’ACE, poiché la patrimonializzazione delle nostre imprese è elemento essenziale per investire". Sono i primi passi da compiere e che il presidente di Confindustria Emanuele Orsini cita nella Relazione all'Assemblea. 

Orsini: Governo tiene barra dritta su conti pubblici

"Siamo alle porte della stesura della Legge di Bilancio e, come capita ogni anno, fioccano ipotesi, timori e speranze. Diamo atto al Governo di voler tenere la barra dritta sui conti pubblici, e di questo lo ringraziamo". Lo ha detto il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini nella sua Relazione all'assemblea di Confindustria. 

Orsini: banche centrali più prudenti del necessario

Per il presidente di Confindustria Emanuele Orsini le banche centrali si mostrano prudenti oltre il necessario sulla strada della riduzione dei tassi di interesse. "L’Unione Bancaria europea continua a boccheggiare. Dell’Unione del mercato dei Capitali - spiega Orsini - si parla invano da dieci anni, anche se potrebbe diventare il polmone indispensabile per sfruttare appieno la montagna del risparmio europeo. Si tratta di oltre 330 miliardi l’anno che vengono investiti negli Stati Uniti per finanziare le imprese statunitensi. E tutto questo mentre il costo del denaro resta elevato, poiché le banche centrali, a cominciare da quella europea, si mostrano più prudenti del necessario".

Orsini: più che mai serve politica industriale europea

"Oggi serve più che mai una solida politica industriale europea". Lo afferma il presidente di Confindustria Emanuele Orsini nella Relazione all'Assemblea. Orsini ha spiegato che "una reindustrializzazione basata sulle tecnologie di punta, sulla produzione di materie prime, sull’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, unita a un’adeguata revisione della politica commerciale e della concorrenza". "Tutto ciò - ha aggiunto - richiede colossali investimenti pubblici e privati, strategie comuni oggi inesistenti, per i conflitti di visione e interessi intra-UE. Una politica economica convergente, per la salvaguardia e la tenuta del mercato unico, e un Patto di Stabilità all’altezza delle sfide che abbiamo davanti. A tutt’oggi, però, non riusciamo a vedere come l’Europa possa ripartire con la spinta che servirebbe". 

Orsini: frenata tedesca ci spinge verso il basso

"La frenata europea, e soprattutto quella tedesca, continuano a spingerci verso il basso". Lo rileva il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini spiegando che "il mercato interno continua a mostrare le sue debolezze e molte delle nostre imprese stanno facendo fatica".