Crt, Palenzona: “Situazione insostenibile. Cdp e Acri? Tutte fantasie”
Parla l'ex presidente della Fondazione Crt
Fondazione Crt, Palenzona: “Situazione insostenibile"
Fabrizio Palenzona, l'ex presidente della Fondazione Crt, ha rassegnato le dimissioni in seguito a tensioni interne al Consiglio di amministrazione, denunciando presunti accordi occulti che avrebbero influenzato le nomine. "La situazione del Consiglio di amministrazione non era più tollerabile, si facevano ragionamenti solo sui posti da assegnare. Una logica spartitoria", ha dichiarato Palenzona a Repubblica. Le dimissioni sono irrevocabili, afferma, aggiungendo: "A 70 anni me lo posso permettere. Il quadro non era oggettivamente più tollerabile".
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Palenzona ha espresso sorpresa per presunti patti occulti che avrebbero alterato il funzionamento legale e statutario dell'istituzione. Ha ribadito di essere stato attaccato per aver portato queste circostanze all'attenzione del ministero dell'Economia. Nonostante le tensioni, Palenzona ha partecipato alla cerimonia di laurea honoris causa del governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, evidenziando un clima di tranquillità.
Nel corso degli anni, Palenzona è stato soprannominato il "Banchiere di Dio", per via della sua fervida fede religiosa. La vicenda riguardante presunti accordi occulti è stata da lui definita come una questione seria che richiede un'indagine approfondita.
Da figura con esperienza politica, con trascorsi nella Democrazia Cristiana e nella Margherita, Palenzona ha elogiato il governo Meloni e la premier, oltre a frequentare gli uffici del suo "Richelieu", Giovambattista Fazzolari. Tuttavia, la sua esperienza nel mondo degli affari è altrettanto significativa, con incarichi in associazioni di autotrasportatori e nel settore finanziario.
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Palenzona ha sottolineato il suo impegno nei confronti della Fondazione Crt, che ha servito per quasi 30 anni, e ha rivendicato il ruolo nella creazione di Unicredit. Nonostante alcune controversie, il suo impegno nell'ambito bancario e finanziario è stato evidente.
Le mosse per conquistare ruoli di prestigio, come la presidenza dell'Acri e Cassa Depositi e Prestiti, sono state definite fantasie da Palenzona, che ha affermato di aver accettato incarichi con spirito di servizio.