Partite Iva, 2 anni senza controlli del Fisco. La proposta della Dx e i rischi

Le opposizioni in rivolta, il Pd: "Essere affidabili nelle dichiarazioni dei redditi d’ora in poi rischia di portare soltanto svantaggi"

di Redazione Economia
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Partite Iva, la proposta della maggioranza di due anni senza controlli. Ecco come funzionerebbe

Le opposizioni vanno all'attacco della maggioranza per una nuova proposta di legge presentata al Senato. Il governo di Destra vuole allargare le maglie del concordato per le partite Iva. L'idea è quella di passare ad un nuovo sistema fiscale, che prevede due anni senza controlli per chi paga una piccola somma a forfait. "Un regalo agli evasori", tuonano Pd e M5s. Le modifiche inserite nel parere approvato ieri dalla commissione Finanze di Palazzo Madama - si legge su La Stampa - saranno recepite quando il decreto legislativo tornerà in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo: "Abbiamo già l’ok del ministro", annuncia Massimo Garavaglia, presidente della commissione ed esponente della Lega.

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Tra la maggioranza al Senato e il viceministro all’Economia Maurizio Leo – che sta portando avanti la delega del fisco – c’è perfetta sintonia, però il parere varato dalla commissione fa saltare i paletti inseriti dal Mef per limitare l’accesso al concordato preventivo. In sostanza, - prosegue La Stampa - si dà la possibilità a tutti gli autonomi e agli imprenditori individuali che ne fanno richiesta di "evadere" legalmente, a fronte di un piccolo pagamento in più di imposte pattuito con l’Agenzia delle entrate. Basterà ammettere questo mini aumento del reddito del 10% per mettersi al riparo da controlli fiscali per due anni. Duro il commento della responsabile Lavoro del Pd Maria Cecilia Guerra: "Essere affidabili nelle dichiarazioni al Fisco d’ora in poi rischia di portare soltanto svantaggi".

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