Patatine fritte, si lavora alla cessione di Preziosi Food

Il mercato globale degli snack salati vale 250 miliardi di dollari ed è in costante crescita

di Redazione Economia
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Patatine fritte, si lavora alla cessione di Preziosi Food

Si narra che la scoperta delle patatine fritte risalga al 1853, quando George Crum, cuoco di origini indiane, irritato dalle esigenze del ricco patriarca dei Vanderbilt, Cornelius, noto all'epoca per essere un po' tirchio, dopo aver ricevuto critiche ricorrenti sui piatti preparati, decise di tagliare delle fette sottili come mai prima d'ora. Le patatine sottilissime, fritte e salate, preparate al Moon's Lake House di Saratoga Springs (NY), progenitori di tutti gli snack, conquistarono rapidamente il continente americano e poi il mondo. Questo è quanto riportato dall'Economia del Corriere della Sera. 

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Secondo un'analisi dell'Institut Mérieux, che offre consulenza online alle industrie alimentari, dopo la pandemia il mercato globale degli snack salati vale 250 miliardi di dollari ed è in costante crescita, nonostante «i consumatori siano sempre più consapevoli e orientati verso diete sane e sostenibili (...)». Di conseguenza, i produttori stanno adattando gli ingredienti, le formulazioni, il packaging e i canali di vendita al dettaglio per rispondere a queste nuove tendenze. Questo segmento dell'industria alimentare è in continua trasformazione anche in Italia, dove il mercato si avvicina a 1,5 miliardi di euro e dove potrebbero esserci novità provenienti dalle piccole realtà del settore. 

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Dopo le festività natalizie, Vertis e Hat hanno incaricato Houlihan Lokey di gestire la vendita di Preziosi Food, uno dei principali gruppi nel settore degli snack salati. Pochi giorni prima, durante la visita del ministro Francesco Lollobrigida alla fabbrica di Pomezia (Roma), è stato annunciato il nuovo socio di maggioranza di Crik Crok, la Ligea srl di Francesco Scaramuzzino. Francesca Ossani, della famiglia già proprietaria dell'Aldrovandi Palace a Roma, che aveva acquisito la società nel 2019, resta presidente con una quota del 30%. Nel settore, il più grande produttore è San Carlo, con ricavi nel 2022 per 324 milioni (+16%), guidato da Susanna Vitaloni. Seguono Amica Chips della famiglia Moratti di Mantova e Pata di Remo Gobbi, entrambe con sede a Castiglione delle Stiviere e ricavi nell'ordine dei 150 milioni. La trasformazione Un punto di vista autorevole su questa industria in evoluzione è offerto da Lorenzo Caporaletti, presidente e amministratore delegato di Preziosi Food dal settembre 2020. 

"Ci troviamo in un settore particolare dell'industria alimentare, dove i modelli di business sono diversi e talvolta complementari. C'è spazio per il consolidamento, ma anche per l'ingresso di nuovi player internazionali, a seconda delle scelte che faranno gli attori del settore," spiega. Manager esperto, nato nel 1960, Caporaletti proviene da una famiglia legata all'industria, con un padre che ha giocato un ruolo importante nell'industria di Stato degli anni passati. Il figlio è un manager preparato con esperienze in diverse industrie, che ora si trova a gestire Preziosi Food. L'azienda è stata nel portafoglio dei private equity dal 2016, dopo essere uscita dal gruppo Giochi Preziosi. Sotto la nuova gestione, l'azienda ha quasi raddoppiato il fatturato e la redditività, passando da 50 a 86 milioni di ricavi. "Il nostro piano industriale potrebbe portarci a ricavi fino a 130-140 milioni entro cinque anni, ma con maggiore investimento in diversificazione potremmo puntare anche a 230 milioni di fatturato," spiega Caporaletti. Le prospettive di crescita sono quindi promettenti per Preziosi Food, che potrebbe diventare un punto di riferimento nel settore degli snack made in Italy.
 

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