Pensioni, aumenti a febbraio. Ecco chi avrà anche gli arretrati. Le cifre
Pensioni, maxi assegno a febbraio
Pensioni, aumenti da febbraio: le novità
Dopo la beffa arriva il sereno. Archiviati i ritardi e i problemi di calcolo dei pagamenti delle pensioni di gennaio 2023, l'Inps ha confermato che dal prossimo mese ci saranno nuovi aumenti tra rivalutazioni, conguagli e arretrati. Attenzione però, non si tratta di un vero e proprio maxi aumento dell'assegno, bensì nel cedolino di febbraio verranno inseriti tutti quei rialzi sulle pensioni non applicati a gennaio. Compresi quelli che l'Inps non è riuscita a calcolare in tempo a causa della Legge di Bilancio 2023, approvata dopo una serie di "lungaggini".
Pensioni febbraio 2023, quando arrivano: il calendario
Ma partiamo subito con il primo punto. Quando arriveranno le pensioni di febbraio 2023? Da una parte l'Inps, dall'altra Poste Italiane hanno già comunicato il calendario completo, confermando gli appuntamenti da segnare in rosso in agenda. La data di inizio è mercoledì 1 febbraio 2023: l'Inps pagherà le pensioni a tutti i cittadini che attendono l'accredito sul proprio conto corrente bancario.
Per quanto riguarda le Poste invece si seguirà come di consueto il calendario suddiviso per ordine alfabetico: mercoledì 1 febbraio 2023 sarà la volta dei cognomi dalla A alla C; giovedì 2 febbraio 2023 dalla D alla K; venerdì 3 febbraio 2023 dalla L alla P. Nel weekend invece, sabato 4 febbraio 2023, toccherà ai cognomi dalla Q alla Z. Infine, per coloro che non hanno la possibilità di recarsi presso le Poste a ritirare l'assegno, resta confermato il servizio di consegna a domicilio da parte dei Carabinieri.
Pensioni febbraio 2023, nuovi aumenti: tutte le cifre
Il mese che ci attende è dunque ricco di importanti rialzi sul fronte pensionistico, tra aumenti perequativi, conguagli e arretrati sul mese di gennaio. Ma di che cosa si tratta nel dettaglio? Come spiega il sito online specializzato Trend Online, "gli importi definitivi seguono l'andamento dei prezzi al consumo definito dll'Istat, che ha stimato un'inflazione al 7,3%: gli assegni, però, saranno rivalutati al 5,3%, a causa dell'anticipo della perequazione al 2% prevista dall'ex Governo Draghi". Ma non è tutto. "La rivalutazione al 100% spetta solo agli assegni non superiori a quattro volte il trattamento minimo, ovvero fino a circa 2.100 euro. Per gli importi più elevati è previsto un taglio sugli aumenti. La buona notizia è che per le pensioni minime degli anziani over 75 è previsto l'aumento fino a 600 euro", sottolinea ancora il sito specializzato. Infine, l'Inps ha specificato che nei prossimi mesi, tra febbraio e marzo 2023, sono in arrivo "tutti gli arretrati legati alla rivalutazione, oltre ad alcuni conguagli per verificare che tutti i pensionati abbiano ottenuto ciò che gli spetta".