Pensioni, Inps: a gennaio autorizzate oltre 80 mln di ore di Cig
La Lombardia ha avuto, nel mese di gennaio 2022, il maggior numero di ore autorizzate di Cig ordinaria con 2,3 milioni di ore, seguita da Campania e Marche
Lavoro: Inps, a gennaio autorizzate 84,4 mln ore Cig, -42% con causale Covid
Calano le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps nel mese di gennaio 2022 rispetto a un anno fa, toccando quota 84,4 milioni. Mentre crescono le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel periodo gennaio-novembre 2021. Secondo l'Osservatorio Inps nel mese di gennaio 2022 sono state autorizzate 84,4 milioni di ore di cassa integrazione. Lo comunica l'Inps precisando che le ore di Cig autorizzate a gennaio sono state 26 milioni.
Nel mese di dicembre 2021 erano state autorizzate 37,3 milioni di ore: -30,1% congiunturale. A gennaio 2021, le ore autorizzate erano state 58,6 milioni. Il numero di ore di Cig straordinaria autorizzate a gennaio 2022 e' stato pari a 16,1 milioni, di cui 7,2 per solidarieta', con un decremento del 36,2% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell'anno precedente (25,2 milioni di ore).
Nel mese di gennaio rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale pari al -11,6%. Gli interventi di cassa integrazione in deroga sono stati pari a 20,2 milioni di ore autorizzate a gennaio con un calo congiunturale del 13,5%. A gennaio 2021 le ore autorizzate in deroga erano state 48,2 milioni (-58,2% annuo). Nel mese di gennaio 2022 sono state autorizzate 50,3 milioni di ore, con causale 'emergenza sanitaria Covid-19'. Il dato fa registrare un decremento del 42% rispetto alle ore autorizzate a dicembre 2021.
Il numero di ore autorizzate a gennaio nei fondi di solidarieta', emerge dall'Osservatorio Inps, e' pari a 22,2 milioni e registra un decremento rispetto al mese precedente del 47,2%. Nel mese di gennaio 2021 le ore autorizzate erano 85,5 milioni con una variazione tendenziale del -74,1% Per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria, i settori che assorbono il maggior numero di ore autorizzate sono nell'ordine: 'industrie tessili e abbigliamento' con 5 milioni di ore, 'pelli cuoio e calzature' con 2,7 milioni di ore.
Per la cassa integrazione in deroga il settore che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate e' il 'commercio' con 7,6 milioni di ore, seguono 'alberghi e ristoranti' con 5,1 milioni, 'attivita' immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese' con 3 milioni di ore. Questi tre settori assorbono il 79% delle ore autorizzate a gennaio per le integrazioni salariali in deroga.
Nel mese di gennaio 2022 i settori che hanno avuto piu' ore autorizzate nei fondi di solidarieta' sono: 'alberghi e ristoranti' con 7,8 milioni di ore, 'attivita' immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese' con 6,4 milioni di ore, 'commercio' con 2,4 milioni di ore. Non sono trascurabili i 2,1 milioni di ore autorizzate nel settore 'trasporti, magazzinaggio e comunicazioni'.
La Lombardia ha avuto, nel mese di gennaio 2022, il maggior numero di ore autorizzate di Cig ordinaria con 2,3 milioni di ore, seguita da Campania e Marche con rispettivamente 1,8 e 1,1 milioni. Per la Cig in deroga le regioni per le quali sono state autorizzate il maggior numero di ore sono state: Lazio con 4,7 milioni di ore, Lombardia con 4,3 e Campania con 2,4 milioni di ore. Per i fondi di solidarieta', le autorizzazioni si concentrano nel Lazio (4,7 milioni di ore), Lombardia (2,7 milioni), Puglia (2,6 milioni) e Veneto (2,2 milioni).
Lavoro: Inps, +22% assunzioni privati in 11 mesi 2021, +10% cessazioni
Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel periodo gennaio-novembre 2021 sono state 6.616.000, registrando un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+22%) dovuto alla crescita progressiva iniziata a marzo 2021. Lo rileva l'Osservatorio sul precariato dell'Inps.
Un incremento che ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando pero' piu' accentuato per le assunzioni stagionali (+32%) e in somministrazione (+29%), mentre e' stato pari al 27% per l'apprendistato, al 23% per i contratti intermittenti e al 19% per i contratti a termine; in crescita anche le assunzioni a tempo indeterminato (+13%).
Rispetto al 2019 le assunzioni risultano diminuite del 5%; solo stagionali e somministrazione risultano in incremento (sempre con riferimento all'intero periodo gennaio-novembre). Le cessazioni fino a novembre 2021 sono state in complesso 5.635.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+10%). Risultano in flessione solo le cessazioni dei contratti intermittenti (-5%), mentre si ha un aumento per tutti gli altri contratti; in particolare per i contratti a tempo indeterminato l'incremento e' del 17%. Rispetto al 2019 (sempre per il periodo gennaio-novembre) le cessazioni complessive risultano calate del 11% (quelle a tempo indeterminato dell'8%).
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi undici mesi del 2021 sono state 446.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-4%); a partire dal secondo trimestre 2021 si sono registrate comunque variazioni positive particolarmente accentuate a ottobre (+25%) e novembre (+35%). Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono aumentate del 19%.
Nel periodo gennaio-novembre 2021, rileva l'Osservatorio, i rapporti di lavoro che hanno usufruito dell'esonero triennale per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani sono stati 138.939 (85.215 assunzioni e 53.724 trasformazioni a tempo indeterminato). Tale valore e' in forte aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+81%). Cio' e' dovuto principalmente all'attivazione dell'esonero totale (entro il limite di 6.000 euro annui) per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2021 come disciplinato dall'art.1 della L. 178/2020 ed esteso ai giovani fino a 36 anni (in precedenza l'esonero era pari al 50% dei contributi dovuti entro un limite annuo di 3.000 euro). I rapporti instaurati con l'esonero totale rappresentano l'87% dei rapporti incentivati con l'esonero triennale giovani nella sua globalita'.
Quanto al saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) Inps sottolinea che, a partire da marzo 2021 il saldo annualizzato e' tornato - dopo la fase recessiva dovuta alla pandemia - alla crescita raggiungendo nel mese di novembre il valore di 636.000 unita'. Il saldo annualizzato risulta positivo per tutte le tipologie contrattuali. In particolare, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari 178.000 unita'; ancora piu' consistente risulta l'incremento del tempo determinato (+275.000) e rilevante pure quello dei contratti di somministrazione (+78.000).
Se confrontiamo la situazione di novembre 2021 con quella a novembre 2019 (prepandemica) registriamo un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+348.000): si sommano infatti risultati positivi sia nella prima che nella seconda annualita' considerata. Anche per l'insieme delle altre tipologie contrattuali a livello biennale il saldo risulta marcatamente positivo (+302.000) con il pieno recupero della perdita che era stata registrata tra novembre 2020 e novembre 2019 (-156.000).
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale, a novembre 2021 si attesta intorno alle 14.000 unita' (in aumento del 20% rispetto allo stesso mese del 2020); l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 249 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a novembre 2021 essi risultano oltre 12.000, in diminuzione del -7% rispetto a novembre 2020, l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 177 euro.
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