Pensioni, over 67 al lavoro su base volontaria. Pubblica amministrazione, svolta Zangrillo
Pensioni, tetto al 10% della spesa delle assunzioni
Zangrillo: "Trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria". Il provvedimento nella manovra
Le amministrazioni pubbliche potranno "individuare il personale che, previo assenso, possa essere trattenuto in servizio, anche oltre il limite di età previsto per il collocamento in quiescenza e non oltre il settantesimo anno di età per lo svolgimento di attività di tutoraggio e affiancamento o di esigenze funzionali non diversamente assolvibili. Lo si legge nella bozza che l'ANSA ha potuto visionare messa a punto dal ministero della P.A. "La disposizione, si legge, consente il trattenimento di una quota parte delle facoltà assunzionali, ovvero al solo 10%". La scelta di restare in servizio non è solo del singolo lavoratore ma anche dell'amministrazione.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, da Cernobbio ha lanciato la sfida: "Trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria", inserendo il provvedimento nella legge di bilancio. E, allo stesso tempo, "assumere 350 mila giovani entro il 2025, dopo i 173 mila assunti nel 2023". Ne parla anche in un'intervista al "Corriere della Sera" dove spiega che "le scelte del governo contribuiscono al buon andamento della nostra economia, pur in un contesto mondiale in rallentamento anche a causa della delicata situazione internazionale. Proprio come la presidente Meloni e il vicepremier Tajani hanno spiegato a Cernobbio, dobbiamo continuare a puntare sulla crescita, per rafforzare il quadro economico attuale. Intendiamo farlo anche con la prossima manovra, confermando le misure a favore delle famiglie, dei giovani e delle imprese che assumono e che creano posti di lavoro. Anche la Pubblica Amministrazione - aggiunge - e' un volano di crescita e per questo abbiamo il dovere di semplificare la vita al sistema impresa, liberandolo dal sovraccarico di burocrazia, accumulatosi negli anni, che non produce alcun valore pubblico e frena lo sviluppo. Lo stiamo facendo con la semplificazione amministrativa, e la notizia e' che lo facciamo insieme a imprese e associazioni di categoria".
Ad esempio: "Abbiamo completamente digitalizzato la procedura concorsuale, tagliando i tempi dai 780 giorni di fine 2020 agli attuali 6 mesi. Oggi ci si iscrive ai bandi di concorso attraverso lo smartphone. Grazie all'intelligenza artificiale, con un algoritmo sviluppato in casa, inoltre, stiamo lavorando per avere, a breve, un assistente virtuale che aiutera' le persone a comprendere, a seconda delle caratteristiche individuali e delle proprie aspettative, i corsi piu' adatti rispetto all'offerta. Il risultato - osserva Zangrillo - e' che nel 2023 abbiamo assunto 173 mila persone. Faremo altrettanto nel 2024 e nel 2025. E continueremo ad assumere, perche' da qui al 2030 la PA perdera' quasi un milione di persone, che andranno in pensione, dopo il calo di 300 mila dipendenti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turnover dal 2010 al 2020".
La retribuzione di ingresso nelle amministrazioni centrali e' "di circa 1.500 euro netti al mese per i laureati. Ma dobbiamo essere capaci di promuovere un sistema di gestione delle persone in grado di valorizzare le competenze, i talenti, la capacita' di far accadere le cose, che nella Pubblica Amministrazione oggi non esiste. Mi sono preso la briga di vedere la valutazione della performance del 2022 dei dirigenti: sono tutti eccellenti. Significa che il merito non esiste. Dobbiamo introdurre questo valore". I neoassunti sono "neolaureati, neodiplomati, molti giovani ma anche persone gia' inserite nel mondo del lavoro. Alla fine del 2021 l'eta' media dei dipendenti pubblici era di 51 anni e 3 mesi; oggi siamo a 49 anni e mezzo. Nel 2009 l'eta' media era di 43 anni. Per la prima volta, quindi, vediamo un'inversione di tendenza, e' un altro segnale. Proprio in virtu' del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani, ragioniamo su un rinvio del pensionamento", conclude Zangrillo.