Pensioni, per i medici impossibile uscire nel 2023. Ecco quanto si perderebbe
Il taglio introdotto dall’articolo 33 della manovra del governo Meloni non consente scappatoie. Ma si può fare ricorso
Pensioni, di questo passo il sistema crollerà. La situazione nella sanità pubblica
La sanità pubblica in Italia é in crisi e l'ultima manovra finanziaria non aiuterà di certo visto che sono previsti ulteriori tagli e che parte dei soldi é stata destinata ai privati, facendo infuriare i dipendenti di ospedali e pronto soccorso. L’Italia - si legge su Repubblica - mette pochi soldi nella sanità pubblica. È una tendenza che viene da lontano e che il governo Meloni ha proseguito, accentuandola. In pochi in Europa destinano meno risorse all’assistenza dei cittadini e le prospettive sono drammatiche, anche perché il nostro è uno dei Paesi con la popolazione più anziana del continente. Di questo passo, il sistema pubblico crollerà, schiacciato dall’invecchiamento della popolazione e dalla riduzione del numero dei lavoratori, che con le loro tasse assicurano le risorse del fondo sanitario nazionale. Le cose non vanno meglio sul fronte delle pensioni per i medici. Lo dice l’Upb, l’authority dei conti pubblici che calcola le perdite: da 530 euro netti annui tra 2024 e 2028 fino a oltre 3 mila euro annui nel 2043.
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Con queste prospettive - prosegue Repubblica - non ci sarà nessuna fuga dal posto pubblico, che sia un ospedale o l’ufficio comunale, per anticipare la pensione. Il taglio introdotto dall’articolo 33 della manovra del governo Meloni non consente scappatoie. Neanche a chi volesse affrettare la domanda in questi giorni. Lo chiarisce l’Ufficio parlamentare di bilancio, nella sua analisi sulla legge di Bilancio. Scrive l’authority indipendente dei conti pubblici: "Sembra remoto il rischio di "corse" al pensionamento che possano mettere in difficoltà il funzionamento degli uffici delle amministrazioni pubbliche". Una notizia rassicurante per i cittadini ma meno per i medici, anche chi voleva abbandonare subito per andare in pensione dovrà rivedere i propri piani. Questo non aiuta di certo a migliorare lo stato d'animo degli operatori sanitari ma allunga i tempi dell'uscita di massa. La situazione resta comunque parecchio critica.