Pensioni, troppi errori nei calcoli: boom di ricorsi all'Inps

L'Inps, l'Istituto di previdenza sociale, lancia l'allarme: tra ricorsi, processi e rimborsi ai cittadini la spesa annuale è tra i 200 e i 230 milioni di euro

Economia
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Pensioni mai erogate o accreditate in modo errato: il monito dall'Inps  

Errori nei calcoli delle pensioni, mancate erogazioni o riconoscimenti per invalidità mancanti, l'Inps lancia un forte allarme generale: tra ricorsi, processi e rimborsi ai cittadini, l'Istituto spende tra i 200 e i 230 milioni di euro ogni anno.

"Non è ancora pienamente recepito l'allarme, circostanziato da analisi e verifiche, che il Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) ha da tempo lanciato sul contenzioso amministrativo e giudiziario, un tema molto sentito che impatta sulla vita di centinaia di migliaia di persone, cittadini, lavoratori, imprese", si legge nella relazione di fine mandato elaborata dal Comitato di indirizzo e vigilanza dell'Inps e presentata questa mattina a Roma.

Questa situazione, continua la relazione, "comporta costi per l'Istituto, dai 200 ai 230 milioni di spese giudiziarie ogni anno. Una cifra pari a poco meno del 10 per cento di tutte le risorse disponibili per le spese di funzionamento dell'Inps al netto del costo per il personale. Una cifra che da sola basterebbe a considerare patologico il fenomeno".

Ma non solo. Anche le pensioni d'invalidità presentano problematiche. Gli aumenti delle pensioni agli invalidi civili decisi dalla Corte Costituzionale sono conteggiati come redditi ai fini Isee. Un "paradosso che causa di nuovi disagi alle persone con disabilità e alle loro famiglie" da sanare subito.

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A chiederlo al ministro del lavoro e delle politiche sociali: sono CoorDown, Favo e Uniamo, associazioni che hanno denunciato la situazione e che parlano di "beffa o scherzo di cattivo gusto" perchè "riguarda le più deboli fra le persone con disabilità e le loro famiglie".

"In queste settimane - affermano - si segnala un picco mai visto di richieste di Isee, la certificazione necessaria per accedere a prestazioni sociali agevolate o per ottenere benefici. Fra questi vi è il nuovo assegno unico ed universale, salutato come misura di straordinaria importanza per le famiglie, per i figli, per il supporto alla natalità. Ecco, quindi, che la sorpresa diviene ora tristemente evidente: gli incrementi delle pensioni di invalidità, quelli sanciti dalla Corte Costituzionale, vengono conteggiati nell'Isee, da Inps e Agenzia delle entrate, alla stessa stregua di un reddito. L'Isee di chi percepisce le maggiorazioni si alza, i benefici diminuiscono... E se ne sono accorte molte famiglie che in questi giorni hanno ottenuto il nuovo Isee 'stranamente' più alto".

CoorDown, coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con Sindrome di Down e Uniamo, la Federazione delle Associazioni di Persone con Malattie Rare d'Italia e FAVO, la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, rivolgono, quindi, un appello al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e chiedono di chiarire e sanare la situazione grave causa di disorientamento e disagio di tante persone e famiglie con disabilità. 

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