Pirelli, no problem su operatività in Russia: impatto è sui prezzi energetici
Il 2021 si è chiuso con ricavi (5,33 miliardi) e utili (321,6 milioni) in forte crescita rispetto all'anno nero del Covid. Pirelli ha due stabilimenti in Russia
Possibili conseguenze della crisi Mosca-Kiev sulla guidance su redditività e generazione di cassa (nella parte bassa del range atteso)
Le tensioni fra Russia e Ucraina? L’impatto diretto per Pirelli riguarda i prezzi del petrolio e dell'energia, non l’operatività visto che nell’ex Urss il colosso degli pneumatici guidato da Marco Tronchetti Provera ha due stabilimenti (uno a Voronezh, l’altro a Kirov), area che conta per circa il 3% dei ricavi di gruppo e di meno del 4% dell'ebitda margin.
Lo ha spiegato lo stesso Tronchetti agli analisti finanziari a cui l’amministratore delegato della Pirelli ha illustrato i conti del 2021 che si sono chiusi con un utile netto di 321,6 milioni di euro, in forte crescita dai 42,7 milioni del 2020, l’anno nero del Covid.
I ricavi hanno raggiunto quota 5,33 miliardi di euro, in aumento del 23,9% dai 4,3 miliardi nel 2020. L'ebitda adjusted è salito a 1,21 miliardi da 892,6 milioni del 2020 (+35,6%), l'ebit adjusted a 815,8 milioni (+62,8%) pari al 15,3% dei ricavi (dall'11,6%). I risultati sono superiori alle previsioni degli analisti (il consensus era 5,23 miliardi ricavi, 1,21 miliardi editda adjusted, 311 milioni di utili) e ai target societari che indicavano per i ricavi una forchetta di 5,1/5,15 miliardi e un rapporto tra ebit adjusted e ricavi del 15%/15,5%.
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La posizione finanziaria netta è negativa per 2,9 miliardi centrando l'obiettivo di discesa sotto i 3 miliardi indicato dalla società a novembre. Sui possibili impatti per il gruppo dall'acuirsi della crisi tra Russia e Ucraina, Tronchetti ha spiegato che la crisi tra Russia e Ucraina (per cui la società ha già pronte azioni di mitigazione degli impatti) potrebbe portare le guidance su redditività e generazione di cassa nella parte bassa del range atteso.
Il produttore di pneumatici ha alzato la guidance sui ricavi 2022, adesso visti tra circa 5,6 e 5,7 miliardi di euro rispetto alle precedenti previsioni di 5,1-5,3 miliardi, ma con un Ebit margin adjusted visto tra circa il 16% e il 16,5%, rispetto al 16-17% precedente.
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