Pnrr, bozza decreto legge: più assunzioni nella Pa e stabilizzazione precari

Nel testo di 30 articolil'introduzione in particolare di misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali

di Redazione Economia
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Pnrr, nella bozza del decreto legge previste più assunzioni nella Pubblica Amministrazione

Rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali, più assunzioni nei ministeri: sono alcune delle misure previste in una bozza di decreto legge sulla Pa, che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri giovedì 6 aprile. Il testo, di 30 articoli, prevede, fra l'altro, anche un monitoraggio delle riforme per la pubblica amministrazione, e disposizioni in materia di servizio di pubblica utilità, la salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al suo funzionamento, nonché modifiche alla disciplina dell'Inviato speciale per il cambiamento climatico.  

Sono in arrivo, in particolare, circa 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione, attorno a 1700 sono straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, per le Forze dell'ordine. Scorrendo le tabelle allegate, oltre un migliaio sono destinate ai Ministeri, fra dirigenti, funzionari e assistenti: 301 all'Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all'Agricoltura, 4 all'Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute.

Previsto anche un contributo una tantum di 40 milioni per garantire la sostenibilità degli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori di Spid per la fornitura di servizio di identità digitale con nuove modalità operative imposte dal Pnrr. Lo prevede un emendamento del governo al decreto Pnrr in discussione in commissione al Senato. 

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Pnrr, nella bozza del decreto legge la stabilizzazione dei precari

La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni, nell'ottica di rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. In particolare si dà la possibilità di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un "colloquio selettivo".

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