Pop Sondrio, nel '21 l'utile balza a 268,6 mln: miglior risultato della storia

La Banca Popolare di Sondrio chiude il 2021 con un utile netto più che raddoppiato, in crescita del 152% sul 2020

Economia
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Pop Sondrio, Pedranzini: “Con il nuovo piano diamo il via a un triennio di ulteriore sviluppo”

Utile netto più che raddoppiato a 268,6 milioni, in crescita del 152% rispetto al 2020: la Banca Popolare di Sondrio chiude l'anno con il miglior risultato nella sua storia. Il margine di interesse sale a 528,9 milioni in rialzo del 7,9% mentre le commissioni nette da servizi sono arrivate a 357,7 milioni in crescita del 13%,  Il margine d'intermediazione è pari a 1.031,7 milioni (+18,7%), con le rettifiche di valore nette che si sono attestate a 134,4 milioni (-38,1%). 

In salita anche i costi operativi che segnano un incremento del 7,1% e ammontano a 558,2 milioni, con un cost-income ratio pari al 54,1%, dal 60% di fine 2020. Sul fronte dell'asset quality, NPE ratio netto cala al 2,7%, rispetto al 3,7% dell'anno precedente. Il CET1 ratio 'fully phased' è al 15,7%. La banca ha fissato la presentazione del nuovo piano industriale in programma per fine marzo.

La Banca Popolare di Sondrio è concentrata “nella predisposizione del nuovo piano industriale che presenteremo al mercato a fine marzo, per condividere con i nostri azionisti il percorso atteso negli anni a venire. Posso affermare fin da adesso che le strategie di sviluppo in corso di finalizzazione, oltre a essere coerenti con i valori che ci hanno ispirato nella nostra lunga storia, confermeranno per il prossimo triennio la capacità del nostro gruppo di ricambiare adeguatamente la fiducia accordata da depositanti e investitori". Così in una nota Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio, commenta i numeri 2021 dell'istituto che così “valorizza al meglio il proprio percorso di crescita che ha condotto alla recente trasformazione in Spa avvenuta a fine 2021”. 

Infine, lo stesso consigliere delegato tira le somme di questi anni più recenti: “Dall'ingresso nel 2014 nel meccanismo di vigilanza unico europeo, abbiamo realizzato profitti netti complessivi per oltre un miliardo di euro con un Roe medio superiore al 5%, dimostrando di saper navigare sicuri in un contesto estremamente impegnativo e caratterizzato negli ultimi due anni dalla nota grave situazione pandemica. Abbiamo affrontato la sfida del derisking, migliorando la qualità dei nostri attivi come testimoniato da un NPL ratio lordo sceso dal 14,2% al 5,8%”. 

In una fase come quella attuale di rilancio per il nostro Paese, infine, la banca "si sta impegnando al massimo per continuare a essere un partner affidabile per far si' che le risorse pubbliche, in primis quelle afferenti al Pnrr, imprimano un'accelerazione alla crescita, ridando fiducia e slancio a famiglie e imprese, compatibilmente con l'evoluzione del quadro macroeconomico, positiva ma non priva di incertezze”, conclude Pedranzini. 

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