Price cap, trovato l'accordo: tetto al prezzo del gas a 180 euro a megawattora

Price cap gas/ L'Europa alla fine ce l'ha fatta e ha trovato l'intesa: tetto al prezzo a 180 euro. Il ministro Fratin esulta: "Una vittoria dell'Italia"

Economia

Price cap Ue sul gas, c'è l'accordo a 180 euro. Solo l'Ungheria di Orban vota contro

Dopo tanto procrastinare, alla fine, l'Europa ce l'ha fatta a trovare la quadra e stipulare un vero accordo sul price cap al gas. Il tanto tetto al prezzo lanciato dal governo Draghi e portato avanti dal governo Meloni in sede europea arriva oggi a un dunque con l'intesa dei 27 che porta il prezzo a 180 euro a megawattora. 

Concordato tra i ministri dell'Energia dell'Unione europea, il price cap al gas scatterà dal 15 febbraio, al superamento della soglia di prezzo concordata per tre giorni, con uno spread rispetto al prezzo del Gnl di 35 euro per tre giorni. L'obiettivo è quello di limitare i picchi, evitando così impennate come quelle dello scorso agosto.

Secondo quanto scrive l'Adnkronos il cap è passato a maggioranza qualificata: la Germania ha votato a favore, mentre Olanda e Austria si sono astenute. Ha votato contro solo l'Ungheria.  Dopo l'annuncio del price cap europeo, al Ttf di Amsterdam i future cedono il 3,2% a 111,8 euro/Mwh dopo essere scesi fino a un minimo di 105 euro/mwh. 

Price cap al gas, il ministro Fratin: "Una vittoria dell'Italia"

Esulta via social il ministro per l'Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin che scrive: "Il Consiglio Energia ha approvato il tetto al prezzo del gas. E’ la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. E’ la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo". Sulla stessa scia anche la premier Giorgia Meloni che dal museo ebraico di Roma ha sottolineato quanto l'accordo Ue sul price cap sia una "grande vittoria" per il Paese. 

Price cap gas, la replica del Cremlino: "Inacettabile, reagiremo" 

Il tetto al prezzo del gas è "inaccettabile" perché è "un attacco al mercato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, assicurando che da parte di Mosca ci sarà una "risposta adeguata". "Questa è una violazione della formazione dei prezzi di mercato, una violazione dei processi di mercato, qualsiasi riferimento a un tetto è inaccettabile", ha detto Peskov alle agenzie russe. 

Price cap gas, Bonelli: "Famiglie e imprese condannate" 

D'altro canto è  invece la posizione del co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli: "Il Consiglio europeo sull’energia ha trovato l’intesa sul price cap mettendo un tetto a 180 euro MW/h ovvero un prezzo maggiore dell’80% rispetto al prezzo attuale del gas sul mercato di Amsterdam che oggi è fissato intorno ai 100 euro MW/h. Invece di portare il prezzo verso il basso, lo si porta verso l’alto. In Italia e in grande parte dell’Europa, saranno ancora una volta le famiglie e le imprese a pagare la speculazione sul gas mentre in Spagna e Portogallo il price cap, autorizzato dall’Ue, è realtà ed è al di sotto dei 100 euro MW/h”. 

Price cap gas, Besseghini: "Tetto al prezzo alto rispetto ai prezzi industriali" 

Il presidente di Arera, Stefano Besseghini, presidente di Arera, commentando a margine dell'incontro con il Consiglio generale di Assolombarda l'intesa raggiunta in sede europea, ha dichiarato invece che l'accordo sul price cap per il gas ha fissato un prezzo "sicuramente più basso di quello con cui si era cominciata la discussione, ma rimane un prezzo alto rispetto ai prezzi industriali", riconoscendo però che è "un prezzo che deve inevitabilmente confrontarsi con i mercati internazionali, con il Gnl, ci sono tutta una serie di parametri. Trovare un equilibrio non era facile. Vediamo quale sarà l'evoluzione".

Inoltre, Besseghini ha sottolineato che nel prossimo aggiornamento dei prezzi da parte dell'Arera ci sarà "sicuramente" un aumento del gas, ma non per l'energia elettrica. "L'aggiornamento dei prezzi sarà il 29 dicembre per la parte elettrica, ha ricordato, per il gas avverrà nei primi due-tre giorni lavorativi dopo l'inizio di gennaio. Per quanto riguarda l’energia elettrica direi che tutto sommato non ci sarà un aumento, il trimestre è stato con prezzi medi relativamente bassi, per il gas l’inizio della fase invernale porterà sicuramente a un aumento".

"I prezzi, soprattutto nel gas, ha spiegato Besseghini, risentiranno del fatto che adesso entriamo nella parte vera dell'inverno in cui le temperature sono più rigide e la domanda è più alta. Gli stoccaggi con l'ottobre-novembre che abbiamo avuto e con l'attività in controflusso che si è fatta non sono messi malissimo però certamente un incremento dei prezzi ci sarà". Quanto a possibili razionamenti o black out, "francamente è presto per dirlo, dipenderà molto dalle temperature, nelle seconda metà di dicembre dicono che ci sia una stagione termica non così sfavorevole e questo certamente ci aiuterà", ha rimarcato Besseghini

Energia, come funziona il price cap sul gas in Europa 

Ufficialmente si chiama meccanismo di correzione del mercato, il price cap al prezzo del gas su cui oggi i ministri dell'Energia dell'Ue hanno raggiunto un'intesa, dopo mesi di discussione. Il meccanismo entrerà in azione quando il prezzo del Ttf mensile supera i 180 euro a megawattora per tre giorni lavorativi e, allo stesso tempo, è superiore di almeno 35 euro rispetto al prezzo di riferimento del Gnl sui mercati globali.  Il meccanismo si applicherà dal 15 febbraio 2023. 

L'Acer, l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia, monitorerà costantemente i mercati e se rileva l'attivazione del tetto, pubblicherà un "avviso di correzione del mercato" sul suo sito web. Finché il meccanismo è attivo, non saranno consentite transazioni relative ai futures sul gas naturale che rientrano nell'ambito di applicazione del meccanismo al di sopra di un cosiddetto "limite di offerta dinamica".     

Il "limite di offerta dinamica" è il prezzo di riferimento per il Gnl sui mercati globali, basato su un paniere internazionale di hub di transazione Gnl, più 35 euro a megawattora. Se il prezzo di riferimento del Gnl è inferiore a 143 euro, il limite di offerta dinamica rimarrà alla somma di 143 euro e 35 euro. Una volta attivato, il limite di offerta dinamica si applicherà per almeno 20 giorni lavorativi. Se il limite di offerta dinamica è inferiore a 180 euro megawattora per gli ultimi tre giorni lavorativi consecutivi, verrà automaticamente disattivato.

Il limite di offerta dinamica sarà inoltre disattivato automaticamente, in qualsiasi momento, se un'emergenza regionale o dell'Unione è dichiarata dalla Commissione europea secondo la regolamentazione sulla sicurezza dell'approvvigionamento, in particolare in una situazione in cui la fornitura di gas è insufficiente per soddisfare la domanda di gas, "razionamento". Il regolamento prevede un meccanismo di sospensione qualora vengano individuati rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, la stabilità finanziaria, i flussi di gas all'interno dell'Ue o rischi di aumento della domanda di gas.        

La Commissione, l'Esma e l'Acer monitoreranno e riesamineranno costantemente il funzionamento del meccanismo di correzione del mercato dal giorno dell'entrata in vigore del regolamento, il primo febbraio 2023. In qualsiasi momento, quando si concretizzeranno tali rischi o turbative del mercato, la Commissione adotterà un decisione di esecuzione di sospendere il meccanismo di correzione del mercato.    

Il meccanismo di correzione del mercato sarà sospeso, in particolare se la domanda di gas aumenta del 15% in un mese o del 10% in due mesi, le importazioni di Gnl diminuiscono in modo significativo o il volume scambiato sul Ttf diminuisce in modo significativo rispetto allo stesso periodo di un anno fa.    La decisione di sospensione sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue ed entrerà in vigore il giorno successivo.    

Entro il 23 gennaio 2023, Esma e Acer pubblicheranno un rapporto sui dati preliminari relativo all'introduzione del meccanismo di correzione del mercato. Valuteranno gli effetti del meccanismo di correzione del mercato sui mercati finanziari ed energetici e sulla sicurezza dell'approvvigionamento, per verificare se gli elementi chiave e la portata del meccanismo di correzione del mercato siano ancora adeguati alla luce del mercato finanziario ed energetico e della sicurezza dell'evoluzione dell'offerta e presenta relazioni alla Commissione entro il primo marzo 2023.

 

 

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