Putin accetta solo rubli per gas e petrolio: niente più pagamenti in euro o $
Le parole del presidente russo Vladimir Putin fanno schizzare il prezzo del gas oltre il 34%, mentre i listini Ue peggiorano e virano in territorio negativo
Guerra Russia Ucraina, pagamento del gas in rubli per i "Paesi ostili". Continua la corsa del petrolio
La Russia banna i pagamenti in dollari o euro per le forniture di gas all'Unione europea. L'annuncio arriva direttamente dal presidente Vladimir Putin che ha concesso alle autorità di Mosca una settimana di tempo per predisporre il nuovo sistema del rublo.
"Ho preso la decisione di attuare una serie di misure per passare al pagamento in rubli del nostro gas consegnato a Paesi ostili, e di rinunciare in tutte le transazioni alle valute che sono state compromesse", ha dichiarato il presidente russo nel corso di una riunione di governo, spiegando che questa è una reazione al congelamento dei beni russi in Occidente.
Secondo il presidente russo, riferisce il sito di Kommersant, fornire merci russe all'Ue e agli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari ed euro "non ha alcun senso per noi". La Russia però, in ogni caso, ha detto Putin, continuerà a fornire gas "in base ai volumi e secondo i principi di tariffazione conclusi nei contratti".
L'annuncio ha provocato, inevitabilmente, due effetti diametralmente opposti: da una parte il rublo ha recuperato valore alla Borsa di Mosca. In particolare il cambio tra euro e rublo è rapidamente passato da 112 a 107 per poi attestarsi a 108,50. Il rapporto tra dollaro e rublo è scivolato da 103 a 97,75 per poi risalire a 100,25.
Dall'altra parte il prezzo del gas è tornato a correre in Europa arrivando a 118,75 euro per megawattora. A metà pomeriggio mostra un rialzo del 16,6% sulla chiusura di ieri a 115,9 euro. La notizia di questa mattina era "vecchia", ha precisato il presidente del Consiglio, Mario Draghi. "La richiesta di effettuare pagamenti in rubli piuttosto che in euro o dollari ha portato di nuovo il prezzo del gas a salire a 15 euro", ha chiarito il premier nel corso della sue comunicazioni nell'Aula del Senato in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani.
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Anche sui listini europei pesano le parole del presidente russo Putin: a metà pomeriggio peggiorano e tornano sui minimi di giornata a pochi minuti dall'avvio di Wall Street, con Milano che perde l'1,05%, Parigi l'1,15% e Francoforte l'1,4%. L'annuncio di Putin di non voler più ammettere il pagamento del gas russo in dollari o euro ha catalizzato l'attenzione degli investitori, che aspettano l'arrivo di Biden in Europa e l'annuncio di nuove sanzioni contro la Russia. Mentre il petrolio continua ad accelerare (+4% il Brent a 120 dollari, +4,10 il Wti a 113,75), corre il prezzo del gas (+19% a 117,7 euro), mentre sul valutario il rublo è salito contro dollaro ed euro: il cambio contro il biglietto verde è a 98,5 rubli e contro euro a 108.