Libri & Editori
Dostoevskij, volano le vendite: boom per i libri a tema Ucraina e Russia
"In un mondo di fake news, è come se le persone cercassero, nei classici della letteratura, un'informazione certificata per capire tradizioni, storia e cultura"
Saggi di geopolitica, libri di storia, biografie di Putin. Ma con la guerra in Ucraina il vero protagonista nelle librerie è senza dubbio Dostoevskij
Delitto e castigo, il romanzo pubblicato nel 1866 da Fedor Dostoevskij è al vertice delle richieste degli italiani, che si recano anche in libreria per cercare di comprendere le radici del conflitto e la storia dei popoli russo e ucraino attraverso la letteratura.
A spiegarlo a Stefania Marignetti di AdnKronos è il commesso di una grande catena di librerie: "In un mondo di fake news, è come se le persone cercassero, nei classici della letteratura, un'informazione certificata, in grado di far comprendere loro le tradizioni, la storia e la cultura di questi popoli". Dalle grandi librerie a quelle più piccole, dai negozi storici del centro ai punti vendita di periferia, tutti confermano come il conflitto in corso abbia modificato e indirizzato le richieste dei lettori, e tutti registrano un forte aumento delle richieste di titoli e autori in qualche modo ricollegabili all'attuale situazione.
Gli italiani dunque cercano tra le pagine dei libri la chiave per approfondire e comprendere la guerra e questo, stando a quanto spiegano commessi e titolari delle librerie visitate, ha fatto 'volare' le vendite dei romanzi di Dostoevskij, riscoperto così dai lettori italiani e, in molti casi, scelto per la prima volta dai tanti che si sono decisi a leggere almeno uno dei suoi romanzi per la prima volta proprio ora. A partire, ci dicono, da Delitto e castigo.
Il secondo autore più richiesto è Lev Tolstoj, e poi Anton Checov, Ivan Aleksandrovič Gončarov, Vladimir Nabogov, Aleksandr Puškin. E gli ucraini? "Molti di quelli che conosciamo come grandi autori russi sono in realtà di origine ucraina - spiega il titolare di un'altra libreria - molti classici sono proprio i loro. Li conosciamo come autori russi o anche di altre nazionalità ma sono ucraini". Qualche esempio? Nikolaj Vasil'evič Gogol', uno dei grandi nomi della letteratura russa, è ucraino, nato a Velyki Soročynci, villaggio nell'oblast' di Poltava, governatorato russo nell'attuale Ucraina; Michail Afanas'evič Bulgàkov, uno dei maggiori romanzieri russi del Novecento, è nato a Kiev, così come di Kiev è la scrittrice francese Irène Némirovsky (vittima dell'Olocausto), e ucraino è lo scrittore e giornalista austriaco Joseph Roth, che è nato a Brody.
Le librerie si attrezzano e in risposta alla crescente richiesta di titoli sul tema si moltiplicano i corner dedicati che offrono saggi, testi storici e di analisi geopolitica, biografie. Anche questi, ci dicono i titolari delle librerie, molto richiesti. Presenti ovunque le biografie di Putin: il controverso presidente deve suscitare non poca curiosità vista la richiesta dei lettori. Tra i titoli più presenti nei corner dedicati: Putin di Sergio Romano, Putin segreto di Vladimir Fédorovski, Putin, vita di uno zar di Gennaro Sangiuliano, Cremlino: dalle origini all'ascesa di Putin di Catherine Merridale, Gli uomini di Putin di Catherine Belton, La Russia di Putin di Mara Morini.
Forte la richiesta anche di testi sull'Ucraina, la sua storia, i conflitti: da Storia dell'Ucraina dai tempi più antichi ad oggi di Massimo Vassallo a Il conflitto russo-ucraino di Eugenio di Rienzo passando per Donbass, la guerra fantasma nel cuore d'Europa di Sara Reginella. E poi molti testi che entrano nel vivo di temi più specifici e i cui titoli rispecchiano le ragioni e le conseguenze del conflitto in corso e che i lettori hanno voglia, evidentemente, di approfondire tra le pagine di un libro. Come Guerra e pace dell'energia di Demostenes Floros, Oligarchi di Jacopo Iacoboni e Gianluca Paolucci, Quando c'era l'Urss di Gian Piero Piretto, Sovietistan di Erika Fatland.