Rete Tim, la cordata Kkr-Cdp traballa. Dubbi del Mef, trattativa bloccata

Valutazioni e nodo Antitrust frenano il disegno, manca il via libera politico a causa dell'incertezza sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. Il retroscena

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Economia

Rete Tim, strada in salita per Kkr-Cdp. Il nodo adesso è politico

Dal Mef trapelano dubbi sulla cordata Kkr-Cdp sul progetto Rete Tim. Al momento la trattativa si è fermata a causa dell'incertezza espressa dal ministero dell'Economia sul ruolo che dovrebbe avere Cassa Depositi e Prestiti in questa operazione. Il tavolo politico - si legge sul Sole 24 Ore - sostanzialmente adesso è in panne. Fra Kkr e Cdp la quadra su una possibile unione di intenti per procedere, unendo le forze, a un’offerta sulla rete Tim sotto l’egida e su spinta del Governo proprio non si trova. E dalle parti di Cdp e Macquarie è ripresa una sorta di pressing per tentare di sbloccare la partita con un via libera politico a una possibile offerta alternativa a Kkr.

Il governo - prosegue il Sole 24 Ore - starebbe puntando a portare la rete Tim sotto il controllo pubblico con la realizzazione di una rete nazionale sulla quale, è stato detto, c’è l’intento di esercitare un controllo strategico, però, senza alcuna fortuna. Sull'argomento è intervenuto anche l’amministratore delegato di Cdp Equity Francesco Mele: "Valuteremo e faremo il possibile, non è un lavoro facile. C’è un interesse Paese nel creare una rete efficiente e un disegno politico che punta a una rete nazionale a controllo pubblico che si può fare in molti modi e non necessariamente con noi. Siamo un investitore in infrastrutture e quindi abbiamo una buona esperienza e pensiamo di poter contribuire al progetto".

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