Riassetto Stellantis, a rischio il 40% degli occupati a Melfi. Numeri choc

Il calo dei volumi soffoca l'aerea industriale. Nel 2015 circa 390mila macchine uscite dallo stabilimento, l'anno scorso solo 163mila

Economia

Melfi, preoccupa il piano indistriale di Stellantis: netto calo produttivo

Il più grande stabilimento di auto in Italia rischia di essere fortemente ridimensionato nei numeri. La fabbrica di Melfi, in Basilicata è finita nel mirino per il riassetto in corso dell'azienda madre: Stellantis. Ora c'è il rischio che lo stabilimento venga fortemente ridimensionato e questo avrebbe - si legge sul Sole 24 Ore - un impatto devastante sull'economia dell'intera Regione. "Cinque anni fa - spiega al Sole Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata - il distretto dell'auto in Basilicata contava 13mila addetti tra dipendenti del Gruppo Fca e aziende dell'indotto e dei servizi. Oggi siamo a circa 10mila e nei prossimi anni i numeri sono destinati a scendere ancora".

"Qui - prosegue Somma al Sole - il problema non è la transizione ecologica ma i volumi produttivi, in calo rispetto al passato e sotto soglia rispetto alla capacità industriale di questo polo". Il 2015 è stato l'anno che ha registrato i volumi più alti, con circa 390mila auto prodotte dallo stabilimento lucano, Melfi lo scorso anno ha chiuso invece a 163.793, registrando il calo di volumi più pesante, meno 34% tra tutte le fabbriche di assemblaggio di Stellantis in Italia rispetto al periodo pre-Covid. Complici anche le fermate produttive indotte dalla mancanza di componenti e semiconduttori. Preoccupano le prospettive per il nuovo piano industriale di Stellantis.

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