Ricchi si nasce e non si diventa: 5 mila mld nei testamenti dei boomer

Il sistema fiscale italiano impone poche tasse sulle eredità, alimentando le disuguaglianze. Metà delle ricchezza degli italiani è costituita da immobili

di Redazione
Economia

Il più grande trasferimento di ricchezza è iniziato anche in Italia

In Italia, la ricchezza è più ereditata che creata. Nei prossimi vent'anni, circa metà del patrimonio delle famiglie italiane, stimato in circa 5 mila miliardi di euro, passerà in eredità dai baby boomers (italiani nati tra il 1946 e il 1964) ai loro figli, appartenenti alla generazione X (1965-1980) e ai millennials (1981-1996). Infatti i baby boomers hanno accumulato ricchezza durante l’era del miracolo economico e oggi, tra i 60 e i 78 anni, stanno trasferendo questi beni ai loro discendenti.

Secondo quanto riporta La Repubblica, questo imponente trasferimento di ricchezza rischia però di amplificare le disuguaglianze tra chi eredita e chi non ha questa fortuna. A questo si aggiunge il fatto che il sistema fiscale italiano, che impone poche tasse sulle eredità, non aiuta a mitigare queste disuguaglianze.

Nel dettaglio, dal 1995 al 2020, il flusso annuo delle eredità in Italia è quintuplicato, passando da 50 a 250 miliardi di euro annui. Tuttavia, le entrate dell'imposta di successione sono rimaste ferme sotto il miliardo di euro, a causa delle politiche fiscali che hanno ridotto le aliquote e abolito la progressività.  Negli ultimi anni le tasse sull’eredità si sono ridotte ovunque nel mondo, me le nostre spiccano per “generosità” di aliquote e franchigie. Ne risulta un gettito molto più basso sia di Francia che Germania.

Emblematico è l'esempio di Silvio Berlusconi, che ha lasciato ai suoi figli un’eredità stimata tra i 5 e i 6 miliardi di euro, su cui hanno pagato solo 1,4 milioni di tasse. Questo fenomeno, unito alla stagnazione economica, ha fatto sì che le eredità rappresentino quasi il 20% di tutti i redditi nazionali, uno dei tassi più alti in Europa.

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Solitamente il trasferimento di ricchezza attraverso le eredità è caratterizzato da una predominanza di beni immobili. Spesso però questi immobili sono situati in aree svalutate e richiedono tempo e spese per essere venduti, riducendo il beneficio per gli eredi. Anche questo fattore accentua le disuguaglianze, poiché le famiglie più povere dipendono maggiormente dalle case, mentre quelle più ricche beneficiano di patrimoni finanziari e aziendali.

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