Ripartizione spese condominiali errate: come accorgersene e pagare meno
Spese condominiali sbagliate/ Ecco come evitare di pagare troppo per le aree comuni del tuo stabile
Ripartizione spese condominiali errate: cosa succede se il conteggio è sbagliato? Ecco quando si può contestare e pagare meno
Vivere in condominio significa anche dover rispettare alcuni oneri, tra i quali pagare le spese per la gestione dello stabile, per quanto riguarda le parti comuni, agli inquilini. Le cosiddette spese condominiali possono essere di natura ordinaria o straordinaria e vengono ripartite in base ai millesimi. In sostanza si paga in rapporto al valore oggettivo del proprio immobile. Cosa succede però se durante la riunione di condominio le spese vengono ripartite in modo errato? Ecco quando è possibile contestarle e richiedere un riconteggio.
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Ripartizione spese condominiali errate: quando è possibile pagare di meno
Le spese condominiali oltre al metodo dei millesimi possono essere suddivise in base al numero dei condomini. Quest'ultima opzione però deve essere proposta da un singolo condomino e approvata all'unanimità. Ci sono due casi in cui può avvenire un errore di conteggio in base ai millesimi:
- Vizio di nullità fa riferimento a un errore grave, che va contro la legge e lede i diritti dei singoli condomini, che riguarda le spese fisse per sempre. E' possibile richiedere l'annullamento in qualsiasi momento, senza scadenze o altri obblighi di tempo. Si può richiedere il riconteggio e pagare solo il dovuto.
- Vizio di annullabilità fa riferimento a un errore meno grave che riguarda le spese per una singola annualità. E' comunque possibile contestare il conteggio non oltre i 30 giorni successivi alla delibera dell'assemblea di condominio. E' possibile pagare meno solo se viene presentato il ricorso entro un mese, altrimenti per quell'anno si dovranno pagare le spese che risultano conteggiate in modo errato.