Saipem, da Eni e Cdp arrivano rinforzi: Puliti e Calcagnini al fianco di Caio

Per fronteggiare la crisi il colosso energetico guidato da Francesco Caio rafforza l'organizzazione con l'aiuto di Eni e Cdp: via libera al piano di salvataggio

Alessandro Puliti Francesco Caio e Paolo Calcagnini
Economia
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Saipem, Puliti (Eni) nuovo direttore generale. L'incarico dal 7 febbraio. Il titolo recupera le perdite in Borsa 

Nuovo consiglio di amministrazione di Saipem chiamato ad affrontare l'emergenza che si è aperta con l'allarme conti lanciato lunedì scorso: il Cda ha deliberato la nuova struttura organizzativa della società che vede l'ingresso di due figure manageriali, vicine ai grandi soci Eni e Cdp, che dovranno accompagnare la società nel processo di ristrutturazione e rilancio. La nuova organizzazione, sottolinea una nota, “è funzionale a migliorare la capacità esecutiva dei progetti e a completare la revisione strategica in corso finalizzata al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo".

Se non fosse che solo tre mesi con il nuovo piano industriale al 2025 l'ex presidente di Saipem, ora alla guida operativa, Francesco Caio aveva promesso una crescita annua dei ricavi del 15% per l’ex gioiello dell'Eni che realizza infrastrutture nei settori petrolifero e delle rinnovabili, il bilancio terribile che invece sta per presentare, spiega più di qualche manager che in passato ha lavorato con il Ceo ex Cable&Wireless, Avio, Poste e Ita, non deve sorprendere. Già, perché pare che Caio, ingegnere napoletano ed ex McKinsey più avvezzo a disegnare le grandi strategie e meno a gestire il day by day aziendale, parta sempre con i primi conti nel gruppo in cui subentra alla guida, con una performance mediocre: rettifiche di poste, pulizie varie a cui segue spesso il rosso nell’ultima riga del bilancio. Il motivo? Chiudere il conto con le gestioni passate, dice chi lo conosce bene, a cui legare il pessimo stato dell’azienda che ha ereditato, per poi partire con un percorso di crescita...

Tra le novità spicca "la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali": al proposito il Cda ha deliberato di nominare Alessandro Puliti, attualmente direttore generale Natural Resources di Eni, quale direttore generale della società. Si unisce, inoltre, al team di management della società, a diretto riporto del nuovo direttore generale, Paolo Calcagnini, attualmente vice direttore generale e chief business officer di Cdp.

A lui "verrà affidata la nuova unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario". Saipem ricorda anche che presenterà alla comunità finanziaria le risultanze della revisione strategica in occasione dell'annuncio dei risultati preconsuntivi consolidati 2021, ovvero il 24 febbraio. 

Nel dettaglio la nuova organizzazione di Saipem prevede tre punti. Innanzitutto la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, la cui guida è affidata a Puliti (Eni). In secondo luogo l'istituzione di una unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali, a guida di Calcagnini (Cdp). E infine la concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.

Reazione positiva in Borsa: dopo una cinque giorni completamente in rosso, il titolo di Saipem recupera quasi tutte le perdite. Nel primo pomeriggio viaggia poco sopra la parità in rialzo dello 0,16% a 1,2355 euro. 

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