Saipem, stangata da 192 mln dall'Algeria: peserà sul bilancio. Caio fa ricorso

La società di San Donato Milanese è stata multata dal tribunale di Algeri per 192 milioni di euro per "maggiorazione dei prezzi" e "false dichiarazioni"

Francesco Caio, Ceo di Saipem S.p.A.
Economia
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Saipem, maxi-multa dall'Algeria: ammenda da quasi 200 mln per l'azienda guidata da Francesco Caio

In arrivo una batosta da quasi 200 milioni per Saipem. La società condotta da Francesco Caio è stata multata dal tribunale di Algeri per ben 192 milioni di euro, in riferimento al procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l’altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.

Nel dettaglio, il tribunale algerino ha stabilito “a carico di Saipem spa, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti spa Algeria Branch un’ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L’esito della sentenza determinerà la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell’impugnazione in appello”, avverte Saipem in una nota. Le tre società promuoveranno, infatti, ricorso, cosa che consentirà di sospendere gli effetti della condanna.

Come scrive La Stampa, le tre società sono state accusate di avere violato la legge algerina per quel che riguarda la “maggiorazione dei prezzi in occasione dell’aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell’autorità o influenza di rappresentanti di tale società” e per “false dichiarazioni doganali”.

A riguardo, Saipem ricorda che “l’autorità giudiziaria italiana, all’esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva”.

Il tribunale di Algeri, “ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l’allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del gruppo è stato invece assolto da ogni accusa”.

Le notizie della condanna in primo grado in Algeria giungono in un momento particolarmente delicato, in cui Saipem, che opera nel settore delle infrastrutture petrolifere e per le energie rinnovabili, sta cercando di avviare una ristrutturazione, basata probabilmente su un nuovo aumento di capitale e sulla rinegoziazione del debito bancario, dopo l'allarme sui conti lanciato a sorpresa il 31 gennaio.

 

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