Se i tassi calano, le azioni salgono: ecco cosa succede dopo i tagli della Bce
Maggiore indebitamento, aumento dei prezzi delle azioni e debolezza dell'euro: alcune delle possibili conseguenze derivanti dal taglio dei tassi
La Bce riduce i tassi: che cosa attendersi ora?
La Banca Centrale Europea (Bce) ha annunciato un taglio sui tassi di interesse di 25 punti base, il primo dal 2019. Una decisione che arriva dopo nove mesi di stallo e dopo un ciclo di rialzi senza precedenti da luglio 2022. Cosa attendersi ora dal futuro? Quali saranno le conseguenze economiche e monetarie di questo primo taglio dei tassi? Lo spiega Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia.
Se il taglio dei tassi, già annunciato da tempo, non sorprende, resta ancora incerto l'andamento della politica monetaria. Il mercato si è concentrato molto nel rivedere al rialzo le previsioni di inflazione per il 2025 al 2,2%, con un apprezzamento temporaneo dell’euro rispetto al dollaro.
I tassi di inflazione che superano le previsioni sono da imputare all’aumento dei salari, a una crescita più importante rispetto a una più bassa produttività e all'inflazione persistente nel settore dei servizi. Rispetto agli Stati Uniti, gli aumenti salariali non sono compensati da una maggiore produttività. Questo spiega la cautela della Bce.
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Anche se dipenderà molto dai prossimi dati sull'inflazione, è ipotizzabile un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base a settembre. Tuttavia, con l'inflazione che potrebbe diventare più volatile nei prossimi trimestri, è probabile che il ciclo di allentamento monetario resti irregolare. In passato, la banca centrale si è dimostrata più incline ad abbassare o aumentare i tassi a ogni riunione. Ora, dipenderà dalle statistiche mensili ("data-dependent") e anche dall'atteggiamento della Federal Reserve americana, anche se Christine Lagarde non lo ammette. La prima pausa arriverà a luglio, poiché un taglio dei tassi in quel periodo è impensabile.
Ecco alcune delle possibili conseguenze derivanti dal taglio dei tassi:
Maggiore indebitamento: diventa più conveniente per le imprese e le famiglie prendere in prestito denaro, il che potrebbe stimolare gli investimenti e i consumi.
Aumento dei prezzi delle azioni: i titoli azionari tendono ad aumentare quando i tassi d'interesse sono bassi, poiché le aziende sono più redditizie.
Debolezza dell'euro: un taglio dei tassi può rendere l'euro meno attraente per gli investitori stranieri, facendolo deprezzare.
Tuttavia, è importante sottolineare che il taglio dei tassi non rappresenta la panacea di tutti i mali. Se l'inflazione continua a salire, la BCE potrebbe essere costretta ad aumentare i tassi in futuro, il che potrebbe tradursi in un freno alla crescita economica. In generale, l'impatto del taglio dei tassi è incerto e dipenderà da una serie di fattori, tra cui l'andamento dell'inflazione, la crescita economica e le politiche di altre banche centrali.
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*country manager di iBanFirst Italia.