Silicon Box investe 3,2 mld in Italia, costruirà un super impianto di chip

A pieno regime il nuovo stabilimento di chip potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti

di Redazione Economia
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Silicon Box porta i suoi chip in Italia, nuovo stabilimento in Piemonte, Veneto o Lombardia. Verso la creazione di 1600 nuovi posti di lavoro

Silicon Box investirà in Italia 3,2 miliardi di euro per realizzare un impianto per produrre microchip, componenti alla base di settori come intelligenza artificiale ed automotive. Il nuovo stabilimento sorgerà nel Nord Italia, dopo i sopralluoghi dei mesi scorsi sono in corso le valutazioni da parte dell'azienda, tra le preferenze ci sarebbero siti in Piemonte, Lombardia o Veneto.

La progettazione e la pianificazione sono già in corso, mentre per l'effettivo inizio lavori si dovrà attendere l'approvazione della Commissione Europea. L'Italia partecipa all'investimento, che si inserisce nel solco dell’obiettivo comunitario di recuperare il 20% della capacità produttiva globale di semiconduttori entro il 2030.

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A pieno regime il nuovo stabilimento di chip potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti, oltre quelli indiretti legati sia alla costruzione della fabbrica sia nel più vasto ecosistema di fornitura e logistica. 

Azienda con sede a Singapore, Silicon Box è specializzata in tecnologie chiplet integration, advanced packaging, e testing. L'investimento contribuirà a soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori, principalmente nel mercato europeo.

Per sostenere le imprese nazionali e attrarre investimenti esteri, il governo ha messo a disposizione un Fondo nazionale per la microelettronica con una dotazione di circa 3,3 miliardi di euro fino al 2030, che è stato rifinanziato dall'ultima legge di bilancio con circa un miliardo aggiuntivo.

Dopo aver visto sfumare il possibile investimento di Intel nello stesso settore, con la multinazionale che ad inizio anno ha dichiarato che il suo focus in Europa al momento è nella creazione di nuovi siti in Germania e Polonia, l'Italia gioca la carta dei partner del Sud Est asiatico.