Stellantis, gigafactory a Termoli al via: accordo per il polo delle batterie

Arriva l'annuncio. Intanto i sindacati rimangono in attesa di "dettagli": "Vogliamo capire le ricadute occupazionali e l'impatto sul territorio"

Carlos Tavares, amministratore delegato Stellantis 
Economia
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Stellantis, a Termoli scatta l'accordo per il terzo polo delle batterie 

Accordo trovato, mancano solo le firme e l'ufficialità da Palazzo Chigi: la gigafactory Stellantis si farà a Termoli. L'anticipazione arriva dalle pagine di Repubblica, secondo la quale il via libera potrebbe arrivare a breve. Le firme daranno il via a un investimento di oltre 2,5 miliardi di euro da parte dell’azienda nata dalla fusione Fca-Psa con un contributo pubblico dello Stato italiano di circa 370 milioni che andranno a ricadere sulle linee produttive e su diversi strumenti necessari per la riconversione dello stabilimento Fiat. 

Secondo quanto si legge su Repubblica, mercoledì mattina 9 febbraio a Palazzo Chigi il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti incontrerà il Sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli e gli altri ministri, Daniele Franco dell’Economia, Enrico Giovannini della Transizione Energetica e Roberto Cingolani della Transizione Ecologica e insieme faranno il punto sulle misure da varare.

Entrando nei dettagli del piano, secondo quanto scrive Repubblica, “il Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe varare incentivi per l’acquisto di auto elettriche ma anche contratti di sviluppo, accordi di innovazione, misure per l’acquisto di macchinari e per il trasferimento tecnologico, fondi nazionali per l’innovazione oltre che fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza a favore della ricerca e lo sviluppo”.

Intanto dai sindacati arrivano i primi commenti. Francesco Guida, segretario territoriale Uilm, dichiara: “Attendiamo di conoscere i dettagli dell'investimento della gigafctory Stellantis a Termoli dopo aver appreso oggi dalla stampa che l'accordo c'è e mancano solo le firme. Vogliamo capire le ricadute occupazionali e l'impatto che avrà sull'occupazione di questo territorio".

"E' una notizia che ci rincuora, aggiunge Guida, ricordando che l'amministratore delegato Stellantis Carlo Tavares aveva visitato proprio lo stabilimento di Termoli Il 19 gennaio scorso ma in quel frangente aveva dichiarato che il negoziato con il Governo era ancora aperto, aprendo all'incertezza - ma aspettiamo l'ufficialità che ci auguriamo possa arrivare già domani con il tavolo automotive convocato al Ministero. Di sicuro la meccanica di Termoli e la storia di questo stabilimento iniziata 50 anni fa non possono essere ignorate nel passaggio alla transizione energetica".

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