Economia

Tavares: "In Italia fabbriche più costose, il futuro dipenderà dalla politica"

Transizione green: Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, fa il punto sui limiti e le opportunità della decarbonizzazione del settore auto

Stellantis, Tavares: "L'elettrificazione è una scelta politica non industriale".  Nuovo piano strategico il 1º marzo 

A distanza di un anno dalla fusione tra Fca e Peugeot-Psa in Stellantis (ne abbiamo parlato qui), Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo, si dice molto soddisfatto dei risultati ottenuti, "sopratutto nel contesto del 2021, un anno complicato", caratterizzato da pandemia e crisi dei semiconduttori. 

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega: "Abbiamo dovuto affrontare la crisi dei semiconduttori, l'inflazione delle materie prime e la crisi del Covid. Abbiamo creato una nuova organizzazione e una nuova governance in un'azienda che ora è molto più grande; ci siamo riusciti in un lasso di tempo molto breve con i risultati notevoli che conoscete per la prima metà dell'anno".

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E sul perché puntare sul valore delle auto più che sui volumi, a costo di prezzi più alti, Tavares sottolinea: "È una forma di rispetto per il lavoro dei nostri dipendenti. Nel 2013-2014, analizzando cosa dovevamo fare per trasformare Psa, capimmo che non era normale vendere i nostri prodotti a un prezzo più basso della concorrenza. Svenderli non andava bene. Le auto di qualità meritano di essere vendute al prezzo di mercato". 

"Da allora abbiamo fatto progressi spettacolari nella qualità, ora siamo alla pari con i migliori del mondo. La crescita delle vendite è il risultato di questa strategia", osserva ancora l'ad di Stellantis rilevando che "sono anche le nuove tecnologie a far salire i prezzi, in particolare quelle elettriche, che sono del 50% più costose di quelle dei motori termici"

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Mentre sull' approccio della Commissione europea alla transizione energetica e sul fatto che Peugeot, Opel, Fiat venderanno solo auto elettriche nel 2030, l'amministratore delegato di Stellantis dichiara: "Rispettiamo le leggi, ma l'elettrificazione è una tecnologia scelta dai politici, non dall'industria. C'erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni". 

"La nostra battaglia, prosegue Tavares, ora è volta a limitare l'impatto dei costi supplementari del 50% dell'auto elettrica". "Significa - spiega l'amminsitratore delegato di Stellantis- avere in cinque anni aumenti di produttività del 10% medio all'anno, mentre l'industria automobilistica in Europa raggiunge di norma tra il 2% e il 3%. Vedremo tra qualche anno quali produttori saranno sopravvissuti e quali no. Tra 10 o 15 anni conosceremo anche i risultati reali dell'elettrificazione nella riduzione delle emissioni. Per dirla semplice, non guardare l'intero ciclo di vita delle auto elettriche è riduttivo".

"Il futuro dei nostri siti dipenderà anche dai vincoli politici sulla decarbonizzazione in Europa e dalle sue conseguenze" e "un anno fa, ho notato che in Italia il costo di produzione di un'auto era significativamente più alto, a volte il doppio" e "questo ha a che fare con l'organizzazione della produzione, che va migliorata". 

"Un problema particolare che la riguarda, sottolinea ancora Tavare,  è il prezzo fuori misura dell'energia. Abbiamo avuto una discussione estremamente virulenta con i fornitori di energia su questo punto. Rispetto ad altri Paesi in cui siamo, salta all'occhio". Sulla risoluzione dei costi, chiosa: "Ci vuole tempo, ne riparleremo a fine 2022. Qualsiasi approccio brutale sarebbe stato inopportuno, bisogna prima analizzare e capire". 

Intanto dalla casa automobilistica una nota conferma la data di presentazione del nuovo piano strategico, fissata per il prossimo primo marzo. "Il piano strategico a lungo termine sarà annunciato il prmo di marzo", si legge nella nota. "Abbiamo ancora molto da fare per continuare a migliorare la nostra nuova azienda, ma siamo sulla buona strada", dichiara Carlos Tavares, ceo di Stellantis.

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