Stellantis, svelati i guadagni dei capi: Elkann e Tavares in calo nel 2023

Entrambi hanno incassato meno rispetto al 2022, tuttavia Tavares ha percepito quasi il doppio rispetto a Elkann, grazie agli incentivi extra di 10 milioni

di Redazione Economia
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Da Elkann a Tavares, ad Andrea Agnelli: ecco gli stipendi di Stellantis

Non un momento del tutto florido per John Elkann. Non bastano le problematiche giudiziare con la mamma Margherita. Il presidente di Stellantis, infatti, nel 2023 ha anche visto calare il suo stipendio ben al di sotto rispetto a quello di Ceo Carlos Tavares.

Dopo aver festeggiato i profitti record del 2023, un utile di 18,6 miliardi di euro (con un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente), la casa automobilistica ha svelato quanto si portano a casa i suoi top manager. Il colosso non bada a spese quando si tratta di compensare i propri dirigenti, anche se, secondo quanto emerge dalla Relazione Annuale 2023 pubblicata dalla società, sembra che il portafoglio di Elkann e Tavares abbia perso un po' di peso rispetto al 2022.

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Elkann nel 2023 ha ricevuto compensi complessivi per 4,8 milioni di euro (in calo rispetto ai 5,8 milioni del 2022). Come si suddivide il suo stipendio? Il presidente di Stellantis ha un salario base di 924.000 euro (951.000 euro nel 2022), a questo si aggiungo 684.000 euro di benefit aggiuntivi (1,1 milioni di euro nel 2022) e un incentivo a lungo termine di 3,2 milioni di euro (3,77 milioni di euro nel 2022). Il suo compenso è strutturato con una quota fissa del 33% e una variabile del 67% (rispetto al 35% e al 65% nel 2022), portando il totale a 4,85 milioni di euro. Nel complesso, nel corso degli ultimi cinque anni, durante il suo mandato alla guida prima di FCA e successivamente di Stellantis, Elkann ha percepito, in totale, compensi che si approssimano a 32,5 milioni di euro.

Che cosa ne pensa Elkann? Il presidente di Stellantis è ottimista, e delinea un 2023 come "un anno segnato da nuovi progetti e importanti traguardi per Stellantis. La nostra missione di fornire una libertà di mobilità pulita, sicura e accessibile a tutti non è mai stata così importante- aggiunge- e la resilienza dei nostri colleghi, sotto la guida di Carlos Tavares, ha fatto la differenza".

Un calo di compensi registrato anche dall'amministatore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. Il Ceo ha percepito nel 2023 una retribuzione di 13,5 milioni di euro, 1,4 milioni in meno rispetto al 2022 (14,9 milioni di euro). I suoi compensi si suddivono in: una retribuzione base di 2 milioni di euro (la stessa da tre anni), a cui va aggiunta una retribuzione variabile del 90% rispetto ai Kpi di performance, gli indicatori chiave di prestazione, a lui assegnati, che ammonta a 11,5 milioni, circa 1,4 milioni di euro in meno rispetto alla somma percepita nel 2022. Ma se la retribuzione base è più bassa, l’incentivo fa lievitare notevolmente il compenso annuale

Oltre alla sua retribuzione di base e agli incentivi standard, nel 2023 Tavares ha messo le mani su un bonus speciale di 10 milioni di euro per il suo ruolo chiave nel trasformare Stellantis in un gigante della mobilità sostenibile. Un incentivo approvato nel 2021 dal Board di Stellantis nell’ambito di un piano per il raggiungimento di tappe significative e strategiche legate all’innovazione del Gruppo nell'arco di cinque anni. E non è tutto: sono stati stanziati anche altri 13 milioni di euro di incentivi a lungo termine, che saranno assegnati a Tavares solo se saranno raggiunti nei prossimi anni specifici obiettivi di performance.

"Le azioni parlano più delle parole”, è il commento del portoghese, che dice: "Non c’è dubbio che l’enorme trasformazione che sta avvenendo ora nel nostro settore è un’opportunità - non una minaccia - per scuotere lo status quo, ridefinire il nostro destino e dimostrare che abbiamo i team migliori per affrontare una concorrenza agguerrita. Abbiamo le persone e la mentalità, anche se non sempre siamo perfetti."

E sulle speculazioni riguardo a una possibile “pista cinese”, afferma: "Quest’anno abbiamo investito 1,4 miliardi di euro in Leapmotor , un produttore di apparecchiature originali per veicoli a nuova energia, e ora deteniamo circa il 21% del capitale azionario, il che ci assegna un ruolo di primo piano nel sostenere la loro promettente crescita in Cina e le opportunità di espansione globale attraverso la nuova joint venture Leapmotor International, che gestiremo. Stiamo affrontando attivamente uno spazio vuoto nel nostro modello di business e ora possiamo beneficiare della competitività di Leapmotor sia in Cina che all’estero."

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Alla lista non manca neanche Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus e membro del consiglio di amministrazione di Stellantis fino alle dimissioni conseguenti alle indagini che hanno coinvolto il club calcistico. Agnelli ha ricevuto un compenso totale di 62.000 euro nel corso del 2023. Di questi, 60.000 euro erano il suo salario base (rispetto ai precedenti 210.000 euro nel 2022) e 2.600 euro erano fringe benefits (rispetto ai precedenti 13.000 euro nel 2022). Complessivamente, tra FCA e Stellantis, Agnelli ha ricevuto circa 1,3 milioni di euro dal 2016.

Infine, buone notizie anche per l'Ad di Ferrari, Benedetto Vigna. Il top manager nel 2023 ha percepito 1,5 milioni di euro di compenso base e 11.741 euro di fringe benefit, oltre a 2,95 milioni di retribuzione variabile, 230.000 euro di contributi pensionistici e 1,99 milioni di euro di incentivi a lungo termine. Il tutto porta il compenso annuale a 6,69 milioni di euro, contro una somma di 4,99 milioni di euro l'anno precedente.

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