Stellantis, Tavares via prima del previsto: buonuscita record (e oltraggiosa) e azioni di un brand premium del colosso
John Elkann starebbe cercando di anticipare l'uscita di Tavares prima del 2026 per evitare che il tutto si complichi a causa di un possibile processo legato a riciclaggio ed evasione fiscale
Carlos Tavares - John Elkann
Stellantis, il ricco addio di Tavares. Rumor
Che Carlos Tavares sia pronto ad appendere gli scarpini da Ceo al chiodo e lasciare le redini di Stellantis nel 2026 è cosa ormai nota a tutti. Si punta a scegliere il nuovo leader già nella prima metà del 2025, per garantire un passaggio di consegne fluido, sia che si tratti di un interno o di un esterno. Eppure voci molto vicine al mondo della vecchia Fiat riferiscono ad Affaritaliani.it che Tavares potrebbe lasciare già entro fine anno, con una buonuscita da capogiro (la cifra potrebbe addirittura raggiungere i 100 milioni di euro). E non solo. Si starebbe valutando anche una liquidazione “extra” con azioni o una partecipazione in un brand premium del gruppo. Insomma una exit strategy degna di nota e in linea con lo stipendio che fino a ora il manager portoghese si è messo in tasca (23,5 milioni nel 2023, ndr.)
Ma non finisce qui. Si vocifera anche che il patron, John Elkann, stia spingendo per far uscire Carlos Tavares da Stellantis prima del previsto, su consiglio dei legali, alla luce di un possibile processo legato a riciclaggio, conti offshore ed evasione fiscale in cui sarebbero coinvolti anche i fratelli Lapo e Ginevra, dopo l'inchiesta aperta dalla stessa madre, Margherita Agnelli. Uno scossone non da poco che potrebbe manomettere non solo la leadership del gruppo, ma anche la "delicata" cassaforte di famiglia, la Dicembre.
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Per quanto riguarda il successore di Tavares, non ci sono ancora indiscrezioni certe. Da qualche settimana è partito il totonomi. In pole c'è indubbiamente Luca De Meo, oggi al vertice di Renault, che potrebbe passare a Stellantis o magari guidare una fusione tra le due case. A seguire Mike Manley, ex manager di Fca e Stellantis, ora in AutoUnion, e molto vicino a Tavares. Altri contendenti di peso rilanciati dal Corriere della Sera sono José Munoz di Hyundai e Maxime Picat, responsabile acquisti di Stellantis. Ma le stesse fonti riferiscono di un possibile colpo di scena: Elkann potrebbe puntare su un volto del tutto inatteso, come spesso accade in queste situazioni, simili a un conclave. Di certo, il futuro Ceo non avrà vita facile: leccare le ferite del gruppo e riportarlo ai vertici sarà una sfida titanica.