Stiglitz a Lagarde: "Alzare i tassi? La strada più diretta per la recessione"

Il premio Nobel per l'Economia è durissimo con le banche centrali: "Tutto questo denaro bisognava non averlo mai messo in circolazione, ecco il vero errore"

Economia

Stiglitz attacca le banche centrali: "Via sbagliata contro l'inflazione"

Il crac della Silicon Valley Bank e la crisi del Credit Suisse, per il momento sembrano non aver creato quell'effetto a catena che si temeva. Ma sulle crisi bancarie interviene uno dei massimi esperti, il premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz e il suo è un attacco diretto alle banche centrali. "Non mi stupisce affatto - dice Stiglitz a Repubblica - che la Bce abbia rispettato i programmi alzando i tassi di mezzo punto, incurante della tempesta finanziaria per la quale il brusco rialzo degli interessi ha una responsabilità non secondaria". Joseph Stiglitz, il guru della Columbia University celebre per cercare sempre l’aspetto etico dell’economia, non era tenero verso il mainstream occidentale neanche quando faceva il capo economista della World Bank o il presidente dei consulenti economici di Clinton.

Stavolta è più convinto che mai: "Non mi stancherò di ripeterlo: i rialzi dei tassi - prosegue Stiglitz a Repubblica - sono la via più sbagliata per combattere l’inflazione. Sono solo la strada più diretta e sicura per la recessione. Tutto questo denaro bisognava non averlo mai messo in circolazione. Un decennio di tassi a zero e di politica monetaria accomodante su entrambi i lati dell’oceano, hanno dato il via libera alle avventure finanziarie più spregiudicate e rischiose. Ma l’inflazione, ora che inevitabilmente è arrivata si combatte con tutt’altri metodi. Il rallentamento dell’attività dovuto alla fine della grande euforia post-pandemica e alla sciagurata guerra in Ucraina, è da solo un fattore anti-inflazione. E poi vanno incoraggiati gli investimenti produttivi più razionali e sensati, in grado di diffondere anche un certo grado di ottimismo come quelli ambientali".

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